Il Congresso americano ha approvato la legge che stanzia 900 miliardi di dollari per contrastare gli effetti della pandemia e misure di finanziamento statali per un totale di 1,4 trilioni di dollari dopo uno stallo che durava da mesi. Le misure già adottate per contrastare i danni economici causati dal coronavirus erano in scadenza, e questa è la stagione in cui il governo americano, se non c’è un accordo parlamentare, rischia il cosiddetto shutdown, che tra le altre cose implica che i dipendenti pubblici non percepiscano lo stipendio finché la trattativa non va in porto. La notizia del passaggio della legge è stata quindi accolta con enorme sollievo, e non soltanto perché di questi fondi e della loro certezza c’era bisogno: per molti questo accordo stabilisce – o forse sarebbe meglio dire: ristabilisce – un format di dialogo e di negoziato tra i due partiti politici, democratici e repubblicani, che è l’essenza della transizione tra il presidente disruptor Donald Trump e il presidente della ricostruzione Joe Biden.
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