Editoriali
Pure la Commissione Ue scarica Frontex
Respingimenti e scarsa trasparenza, l’operato dell’agenzia è un problema serio
Frontex mette in imbarazzo la Commissione europea, che ora considera l’ipotesi di abbandonare al suo destino il francese Fabrice Leggeri, capo di una delle agenzie più ricche dell’Unione. Ad aggravare la sua posizione è un nuovo caso documentato di respingimento dei migranti. Ieri una motovedetta libica classe Corrubia – forse una di quelle rimesse a nuovo e donate dall’Italia al governo di unità nazionale di Tripoli – ha caricato a bordo 56 persone che erano su un barcone in acque internazionali e le ha riportate in Libia. E il 19 gennaio – ma la notizia è trapelata solo ieri – un altro barcone carico di 53 persone, salpato dalla Libia, è affondato: i dispersi sono 43. “Questa tragedia evidenzia come sia necessario che gli stati riattivino operazioni di ricerca e salvataggio, una lacuna che le ong e le navi commerciali stanno cercando di colmare nonostante le loro limitate risorse”, ha detto l’Organizzazione internazionale per le migrazioni.
Il primo naufragio nel Mediterraneo centrale del 2021 è avvenuto proprio mentre l’Ue è sempre più in difficoltà per l’operato di Frontex. In attesa di conoscere gli esiti delle indagini già avviate da Olaf, l’agenzia che si occupa di frode e corruzione, ieri i partiti di sinistra dell’Europarlamento si sono incontrati per chiederne un’altra sui respingimenti: “Abbiamo la sensazione che sia un’agenzia fuori controllo”, ha commentato l’europarlamentare spagnola Sira Rego del Gue.
Ma ora anche la Commissione potrebbe voltare le spalle al funzionario francese. Il commissario per gli Affari interni dell’Ue, Ylva Johansson, ha speso parole molto nette a proposito dei respingimenti dei migranti nell’Egeo e delle giustificazioni che Leggeri aveva dato all’Europarlamento il mese scorso, considerate insufficienti: “Gli abbiamo scritto una lettera perché alcune cose da lui dette durante quell’audizione non sono vere”, ha ammesso Johansson. Come se non bastasse, il sito di informazione EuObserver ha trovato dei documenti che certificano alcune spese folli sostenute da Frontex in questi anni. Tra queste, oltre 360 mila euro per un evento di gala del 2015. Molto più di quanto stanziato dall’agenzia per l’Ufficio dei diritti fondamentali per tutto il 2020.