editoriali
La guerra navale tra Israele e Iran
C’è un scontro poco seguito che ha molte conseguenze per il deal sul nucleare
L’attacco missilistico iraniano a un’imbarcazione battente bandiera israeliana dà l’impressione di essere un’azione volta a testare le capacità e la volontà di reazione dell’occidente e in primo luogo della nuova Amministrazione americana. Anche per questo è importante che non passi sotto silenzio, tanto più ora che Joe Biden, nel suo abbraccio transatlantico, è disposto ad assecondare almeno in parte le richieste europee per una restaurazione dell’accordo sul nucleare da cui l’America di Trump era uscita unilateralmente rendendolo di fatto inutile.
Ieri Channel 12 ha lanciato la notizia: un missile iraniano ha colpito un cargo israeliano di XT Management che stava andando dalla Tanzania all’India. Qualche giorno fa, su questo giornale avevamo ripreso un’inchiesta del Wall Street Journal che, citando fonti regionali e americane, diceva che negli ultimi 18 mesi Israele aveva attaccato una decina di navi iraniane dirette verso la Siria. Il regime di Teheran non aveva reagito pubblicamente e questo ha fatto pensare che su quelle navi si trasferissero armi e greggio destinati alle Guardie della rivoluzione. Un’indagine del quotidiano Haaretz pubblicata venerdì scorso diceva che la rappresentazione del Wall Street Journal era parziale: la guerra navale tra Israele e Iran è ben più larga di così. Il mese scorso, una nave commerciale israeliana è parzialmente esplosa nel Golfo dell’Oman. Israele aveva accusato l’Iran, l’Iran aveva negato.
Sul missile di cui si è saputo ieri non ci sono ancora stati commenti, e anche il ministero degli Esteri di Israele ha detto che sta controllando i resoconti dei media. Ma questi scontri sono la versione navale di quel che già avviene anche sulla terraferma: ogni mese i raid aerei israeliani distruggono carichi militari arrivati in Siria dall’Iran. E’ in questo contesto che deve operare l’Amministrazione Biden e decidere che cosa fare con l’accordo sul nucleare iraniano.