Walter Biot (foto Ansa)

editoriali

Piano con i retroscena su Biot

Redazione

Molte chiacchiere geopolitiche sull’arresto dovuto di una talpa di Putin

C’è questa interpretazione che gira sull’arresto in flagrante del capitano di fregata Walter Biot mentre passava documenti all’intelligence russa: ecco, questo è un segnale che mandiamo agli Stati Uniti e all’Amministrazione Biden per rassicurarli sulla nostra vocazione atlantista dopo gli anni sciagurati del populismo al potere e delle strizzate d’occhio a Trump e a Putin. Ora, è vero che c’è parecchio da far dimenticare e non sfugge che Di Maio parli di “atti ostili di estrema gravità” anche se un anno fa esatto andava di persona a ricevere gli aiuti militari (di dubbia utilità) della Russia che Conte aveva chiesto con una telefonata a Putin e riempiva l’attesa con una diretta su Rai 1 piena di pathos, cosa che per esempio la Difesa evitò di fare. Ma c’è il rischio di interpretare troppo.

Se un ufficiale che lavora allo Stato Maggiore insospettisce i colleghi perché scatta fotografie dello schermo (così i giornali di ieri) e se i Carabinieri lo trovano dentro un’auto mentre scambia le immagini con cinquemila euro offerti da un addetto militare russo, che cosa doveva succedere se non esattamente quello che è successo – quindi un gran clamore? Forse che se la talpa fosse stata scoperta due anni fa qualcuno avrebbe condonato il suo comportamento? I carabinieri gli avrebbero forse detto: in circostanze normali procederemmo all’arresto, ma considerato che oggi come paese non abbiamo bisogno di sfoggiare credenziali atlantiste per questa volta lasceremo correre?

La notizia è uscita con enfasi, ma non c’è altro modo di raccontare un caso di spionaggio russo dentro lo Stato maggiore della Difesa. Arrestare Biot senza dirlo a nessuno? Forse funziona su Netflix. Insomma, attenti a non tingere con la geopolitica una storia così classica che è senza tempo. Certo, male non fa, mentre l’Italia si prepara a ricevere prossimamente il segretario di Stato americano Blinken. Ma non è tutto fumo e specchi. L’Italia non arresta una talpa che passa segreti ai russi per fare bella figura con la Nato. L’Italia arresta una talpa che passa segreti ai russi perché è la Nato.

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