editoriali
La via scelta dai Grünen
Annalena Baerbock è la candidata alle elezioni di un partito con un’ambizione
Annalena Baerbock è la candidata alla cancelleria dei Grünen, in quest’anno elettorale che sembra al momento molto propizio per i Verdi tedeschi. La selezione tra lei e il suo coleader, Robert Habeck, è stata scandita dal fair play, o almeno così ci hanno voluto raccontare e mostrare i due, per tracciare un’altra linea di distinzione con i conservatori, che si dilaniano da giorni sulla loro leadership – pare che Baerbock e Habeck abbiano dovuto discutere su chi volesse fare il passo in avanti. Il partito ha le idee molto più chiare che in passato su quel che vuole: parlare ai moderati, tutti quanti.
I sondaggi mostrano che il rosicchiamento dell’Spd che va avanti da tempo sia sempre più evidente: molti voti socialdemocratici sono passati ai Verdi. Ma per giocare la partita nazionale, non basta essere un’alternativa a sinistra, quel che nell’Spd chiamano quasi fuoco amico. Bisogna guardare oltre, parlare anche a chi tra i conservatori è un po’ disamorato, ma non corre dietro all’estrema destra. Il programma di partito presentato qualche settimana fa mostra alla perfezione questa strategia: è molto meno radicale rispetto alle attese, fa quello che in molte parti dell’Europa gli altri Verdi non riescono a fare, cioè uscire dallo steccato del partito one issue, come si dice, e trasformare la questione ambientalista in una proposta trasversale. Al momento i sondaggi danno forza a questa strategia, ma i Grünen sanno per esperienza che spesso sono sovrastimati nelle rilevazioni.
Annalena Baerbock contribuisce a questo cambiamento, con il suo approccio da “tecnica”, competente e brava con numeri e proiezioni, e naturalmente la sua leadership fa sospirare tutto il continente: una donna a capo di un partito verde che sogna addirittura la cancelleria. E poi certo, anche con lei si parla dell’eredità della Merkel, ché si sa che certe eredità fanno dei giri immensi prima di sistemarsi nel posto giusto.