editoriali
Un'alleanza per contenere la Cina
Le condizioni per far ripartire i negoziati per il libero scambio tra Ue e India
L’Unione europea e l’India durante un loro vertice in videoconferenza sabato potrebbero annunciare la ripartenza dei negoziati su un accordo di libero scambio, che potrebbe servire da base per un’alleanza di fronte all’espansionismo della Cina. “C’è un chiaro slancio per rafforzare le nostre relazioni strategiche sul commercio, il digitale, il cambiamento climatico e il multilateralismo”, ha detto ieri la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, dopo una conversazione con il premier indiano, Narendra Modi: “Sono incoraggiata dalla prospettiva di intensificare le nostre relazioni commerciali e di investimento”. Le trattative su un accordo commerciale sono sospese dal 2013, in particolare per l’ostilità dell'India ad aprire il suo mercato a prodotti europei come la componentistica auto e quella dell’Europa di fronte alla prospettiva di dare accesso ai fornitori di servizi indiani. Ma in otto anni i parametri globali sono cambiati radicalmente.
Passato il ciclone Donald Trump, l’Ue si è accorta del pericolo Cina che l’India percepisce già da diversi anni, e non solo per gli scontri militari sull’Himalaya. Nel 2020 Nuova Delhi ha rifiutato di firmare la Regional Comprehensive Economic Partnership, l’accordo commerciale regionale con 15 paesi della regione che la Cina vuole utilizzare per aumentare la sua potenza economica. Con Joe Biden alla Casa Bianca, Modi ha tutto l’interesse a consolidare i suoi rapporti con il fronte delle democrazie per contenere i tentacoli predatori della Cina. Oltre ai negoziati commerciali, Ue e India potrebbero lanciare discussioni su un accordo sugli investimenti e sul riconoscimento delle denominazioni protette. Il tradizionale protezionismo dell’India potrebbe essere un ostacolo, ma un’alleanza politica ed economica delle democrazie è la strada da percorrere di fronte alla Cina.