(foto d'archivio LaPresse)

editoriali

Il Pass Culture di Macron

Redazione

300 euro ai giovani per consumare prodotti culturali. Meglio se made in France

"Voglio ispirarmi a ciò che ha fatto Matteo Renzi in Italia con il bonus cultura”, diceva l’allora candidato di En Marche! Emmanuel Macron, nel gennaio 2017. A quattro anni da quelle dichiarazioni, l’inquilino dell’Eliseo ha ufficializzato ieri la generalizzazione del bonus cultura francese, il “Pass culture”, che consentirà a tutti i cittadini che hanno compiuto 18 anni di beneficiare di 300 euro da spendere entro ventiquattro mesi per ogni tipo di attività culturale. Macron ha annunciato la misura attraverso un video su Tik Tok, in occasione di una trasferta nella Nièvre, uno dei quattordici dipartimenti scelti dalla presidenza francese due anni fa per testare il “Pass culture”. Ai giovani che lo hanno già utilizzato è piaciuto molto, e Macron e la sua ministra della Cultura, Roselyne Bachelot, si sono convinti che debba diventare permanente perché consentirà di amplificare la politica di educazione artistica e allo stesso tempo aiuterà il rilancio del settore culturale messo in ginocchio dalla crisi sanitaria.

I destinatari della misura dovranno scaricare l’app Pass culture per ricevere i 300 euro. Con la dotazione, potranno comprare biglietti per cinema, teatro, musei e concerti, acquistare libri, dischi, strumenti, ma anche videogiochi, nonché iscriversi a corsi di discipline artistiche. Il Pass, tuttavia, non potrà essere utilizzato per acquisti su piattaforme straniere come Amazon, Netflix e Disney+: Macron ha deciso di privilegiare il made in France, e dunque, per la musica online, sarà valido solo su Deezer, mentre per lo streaming e l’acquisto di video on demand bisognerà utilizzare Canal+, FilmoTv o Salto. A partire dal gennaio 2022, saranno dati 25 euro all’anno agli studenti di quatrième e troisième (ultimo biennio di scuola media), che aumenteranno a 50 quando entreranno al liceo (dura tre anni). In totale, dunque, saranno 500 gli euro a disposizione di ogni giovane per la cultura. Ossia la promessa elettorale di Emmanuel Macron, come ha ricordato ieri l’Eliseo.

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