editoriali
Il dilemma di Frontex
L’Europarlamento mette di nuovo in imbarazzo la Commissione sui migranti
Nell’ultimo anno Europarlamento e Commissione europea sono state chiamate più volte, e non senza imbarazzo, a rispondere al dilemma di Frontex, ovvero se quella che è considerata una delle agenzie più potenti dell’Ue sia una delle cause oppure l’antidoto alle tragedie dei migranti in Europa. Uno dei passaggi fondamentali per valutare l’operato dell’agenzia competente nella gestione delle frontiere esterne dell’Ue si è celebrato ieri. La commissione speciale istituita dal Parlamento europeo per giudicare le responsabilità di Frontex in una serie di respingimenti illegali di migranti nell’Egeo ha presentato il suo rapporto finale e ha stabilito che l’agenzia “non è riuscita ad affrontare e prevenire le violazioni dei diritti fondamentali”. Le accuse più dure riguardano il direttore Fabrice Leggeri. Il “satrapo” francese, come lo definì la stampa, pur essendo a conoscenza delle violazioni segnalate dal responsabile dei diritti fondamentali di Frontex, ha deciso di occultarle, di non comunicarle al Parlamento, ha dissuaso i funzionari di frontiera dal segnalare altre violazioni e ha ritardato l’assunzione di 40 osservatori dei diritti fondamentali.
Secondo le accuse formulate da un’inchiesta giornalistica internazionale, e ora confermate in parte dall’Europarlamento, i funzionari tedeschi e quelli di Frontex avrebbero contribuito ai respingimenti compiuti dalla Guardia costiera greca. Oltre a usare violenza contro chi tentava di attraversare l’Egeo, gli agenti greci mettevano i migranti a bordo di canotti senza motore per impedirgli di raggiungere le coste europee. Il tutto sotto agli occhi di Frontex. Mentre si attendono gli esiti delle indagini di Olaf, l’agenzia anti frode dell’Ue che da mesi indaga su Frontex, e anche se il rapporto del Parlamento non ha conseguenze concrete, resta l’ennesima accusa politica nei confronti di Leggeri a imbarazzare la Commissione Ue. “Non è all’altezza del compito, deve andarsene”, ha detto Sira Rego, eurodeputata spagnola. Difficile, ma il dilemma di Frontex e il destino di Leggeri sembrano inesorabilmente legati fra loro.