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editoriali

Il rischio sano della linea dura con Varsavia

Redazione

Il dialogo con il PiS ha fallito. La multa e l’espulsione del Consiglio nazionale della magistratura polacco

Un pezzo alla volta, gli europei tentano di colpire la Polonia. L’Encj, la Rete europea dei consigli di giustizia, ha approvato l’espulsione del Consiglio nazionale della magistratura polacco, Krs. L’Encj ritiene che il Consiglio della magistratura polacco non salvaguardi più l’indipendenza della magistratura, non la difenda e non essendo più un garante mette in pericolo la stessa attività dei giudici. Mercoledì la Corte di giustizia dell’Unione europea ha inflitto alla Polonia una multa senza precedenti: un milione di euro al giorno, per non aver sospeso l’applicazione delle norme nazionali sulla Camera disciplinare della Corte suprema. L’Ue in tutte le sue emanazioni non si fida più di Varsavia e a questo punto non crede più a un passo indietro da parte del governo polacco. Non crede più che con il dialogo la situazione possa cambiare. Il PiS, il partito che ha la maggioranza nel governo polacco, e i suoi alleati hanno dimostrato di non avere a cuore i princìpi europei, di non essere interessati allo stato di diritto e di concepire l’Ue soltanto come un bancomat.

Hanno avanzato diritti e mai rispettato doveri, e finora l’Ue ha sempre pensato che fosse il dialogo la strada giusta, il venirsi incontro, il minacciare ma senza mettere in pratica la minaccia. Tutto questo è anche un’eredità della cancelliera tedesca Angela Merkel, è lei che ha deciso come bisognava comportarsi con Ungheria e Polonia, è lei che ha sempre convinto tutti a chiudere un occhio, certa che i due governi si sarebbero sempre fermati prima del precipizio. Non ha funzionato. Varsavia nel precipizio è pronta a portarci tutta l’Ue. Dalle istituzioni e dalle organizzazioni europee il messaggio che arriva adesso è diverso. Si è aperta una nuova fase, quella dello scontro. E non è detto che funzioni. I polacchi sono molto europeisti ma nonostante questo hanno continuato a votare il PiS e può darsi che di fronte a multe, espulsioni e punizioni si convinceranno che il PiS sull’Ue aveva ragione. La linea della durezza è un rischio, ma è giusto provarla: quella del dialogo è già fallita.

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