Editoriali
Il senso dello “Strategic compass”
Le nuove capacità militari che servono all’Ue per essere presa sul serio
I ministri degli Esteri dell’Unione europea lunedì discuteranno per la prima volta del cosiddetto “Strategic compass”, la bussola strategica che dovrebbe segnare una svolta nella politica estera e di difesa del blocco. Dopo lo choc “America first” della presidenza Trump e il ritiro disastroso dall’Afghanistan della presidenza Biden, gli europei dicono di volersi dotare di strumenti per rafforzare la loro autonomia strategica. “L’Europa è in pericolo”, ha detto l’Alto rappresentante, Josep Borrell. Sulla base di un’analisi dei servizi di intelligence dei 27, lo “Strategic compass” descrive minacce e conflitti. Il documento è diviso in quattro capitoli operativi: agire, rendere sicuro, investire e partner. L’idea principale è una forza di dispiegamento rapido dell’Ue “fino a 5 mila uomini”. Un esempio che viene fatto spesso a Bruxelles è la capacità di rendere sicuro un aeroporto in caso di evacuazione (quel che l’Ue non era in grado di fare a Kabul).
Un altro esempio sono le missioni di stabilizzazione in ambienti ostili. La decisione di inviare la forza dell’Ue verrebbe presa all’unanimità ma, se condotta da una coalizione di volenterosi, la guida operativa sarebbe poi affidata solo ai paesi partecipanti. Difficilmente una forza di 5 mila uomini, che sarà operativa solo nel 2025, può essere considerata una svolta per la difesa dell’Unione europea. L’uso di migranti come arma da parte del dittatore bielorusso Aljaksandr Lukashenka alla frontiera tra Bielorussia e Polonia, così come i cyberattacchi e la disinformazione della Russia, dimostrano la necessità per l’Ue di dotarsi di capacità di risposta alle minacce ibride. Ma la domanda a cui i 27 non hanno ancora risposto è se sono pronti a usare la forza – compresa quella militare – per reagire agli attacchi che vengono da attori ostili. Lo “Strategic compass” riconosce le minacce ibride e prevede la creazione di capacità militari nuove. Ma, senza la volontà di usarle, l’Unione europea non sarà mai presa sul serio.