editoriali

Il veto di Duda in Polonia

Redazione

Grazie agli americani, il presidente polacco ferma la deriva autocratica sui media

Il partito Legge e Giustizia (PiS) al governo a Varsavia ha cercato di mettere fuori legge uno degli ultimi canali televisivi indipendenti del paese, ma le pressioni degli Stati Uniti lo hanno costretto a una brusca marcia indietro, a dimostrazione che la deriva verso un regime illiberale in Polonia non è inarrestabile.

Il presidente polacco, Andrzej Duda, ha annunciato il suo veto su una legge adottata di corsa dal Parlamento il 17 dicembre che vieta licenze di trasmissione per i media detenuti oltre il 49 per cento da entità extra europee. Nel mirino del PiS c’era il più grande network televisivo privato della Polonia, Tvn, di proprietà dell’americana Discovery Inc. Il suo canale all news, Tvn24, è guardato da milioni di persone ogni giorni e da anni fa infuriare il PiS per il suo approccio critico. Decine di migliaia di persone erano scese in piazza per protestare contro la legge, che avrebbe costretto Discovery a vendere Tvn. Duda ha usato ogni scusa possibile per giustificare il veto, come il rischio di dover pagare tre miliardi di dollari di danni a Discovery in caso di arbitrato internazionale o la necessità di dare priorità ad altri problemi. Ma la verità è che le pressioni dell’Amministrazione Biden hanno costretto il PiS a capitolare.

Gli Stati Uniti non solo hanno condannato l’adozione della legge in Parlamento, ma hanno chiesto esplicitamente a Duda di mettere il veto. L’Unione europea, per contro, è stata molto più lenta e diplomatica nella sua risposta. La Commissione ha protestato, ma senza minacciare procedure di infrazione. Come ha spiegato il leader dell’opposizione polacca, Donald Tusk, “la pressione ha senso. Nessuno dica più che non ne vale la pena, che è impossibile, che non si può fare nulla”. Il messaggio di Tusk è indirizzato anche a Bruxelles? Se la Commissione von der Leyen non è nelle condizioni di reagire in modo più rapido e fermo, può chiedere aiuto all’America. Affidarsi agli Stati Uniti sui principi fondamentali può essere umiliante per l’Ue, ma salvare la democrazia in Polonia è più importante.