editoriali

Via i fondi alla polizia, ripetono i dem radicali americani. Gelo dei moderati

Redazione

Cori Bush, che fa parte dell'ala più radicale dei democratici, ha detto che sulla proposta non ha alcuna intenzione di arretrare. A tutto vantaggio dei repubblicani

Cori Bush, deputata democratica del Missouri, ha detto che non ha alcuna intenzione di lasciar cadere la battaglia per togliere fondi alla polizia – “defund the police” è nato con l’uccisione di George Floyd da parte della polizia di Minneapolis, nell’estate del 2020 – e che anzi la farà tornare centrale per la campagna elettorale del voto di metà mandato, a novembre. I suoi stessi compagni di partito hanno già le mani nei capelli: è una lotta polarizzante che allontana gli elettori moderati che in molte circoscrizioni sono rilevanti e sfuggenti, e soprattutto è una lotta che è stata smentita dai fatti, perché in molte città dove l’idea non era stata rifiutata ci si è poi accorti che se la polizia funziona male la sicurezza inevitabilmente diminuisce.

Ma la Bush, che fa parte della Squad, il gruppo di sei deputati del Congresso americano che gravita attorno ad Alexandria Ocasio-Cortez, cioè l’ala più radicale del Partito democratico, risponde: ehi, cari colleghi, se voi aveste risolto il problema della polizia prima che io diventassi deputata (nel 2020) ora non starei qui a discuterne, ma non l’avete fatto e quindi tocca a me dire ai nostri elettori che noi siamo un partito che fa le cose. Bush non accetta nemmeno la proposta arrivata dal Black Caucus dei democratici che consiglia di dividere in più parti la riforma della polizia in modo da garantire un sostegno maggiore anche interno: non se ne parla, ha detto, esattamente come la Squad aveva cercato la via massimalista sulle riforme economiche dell’Amministrazione, rischiando così di portare al fallimento tutto il pacchetto. Ma la mediazione sembra impossibile e così i repubblicani, che pure dovrebbero essere indeboliti dai loro dissapori post trumpiani, non vedono l’ora di buttarsi su uno slogan che non condividono e che, vantaggio assoluto, spacca i democratici.

Di più su questi argomenti: