Poca voglia di Ucraina in America

Quarantatré rappresentanti del Congresso americano hanno firmato una lettera che chiede al presidente Joe Biden di ottenere l’approvazione del Congresso prima di far intervenire i soldati nel conflitto fra Russia e Ucraina. Il documento è stato firmato da politici che di solito si detestano, come la democratica Alexandria Ocasio-Cortez e il trumpiano Matt Gaetz, e sono agli estremi opposti dello spettro parlamentare degli Stati Uniti. Vedi il repubblicano Paul Gosar, che è quello che ha postato su Twitter un cartone animato che mostra tra le altre cose anche la decapitazione di un gigante con la faccia di Ocasio-Cortez. Oppure Cori Bush, liberal del Missouri molto vicina a Ocasio-Cortez tra le firmatarie della stessa lettera, che tempo fa aveva chiesto l’espulsione di Gosar dal partito per un altro caso.

Questa lettera interrompe la rissa permanente e prova che sia tra i democratici sia tra i repubblicani c’è poca voglia di occuparsi di Ucraina. E’ un’affinità ideologica importante, considerato che gli Stati Uniti sono assieme alla Russia gli unici che in qualche modo possono prendere decisioni in questa crisi. Non è questo il punto più strano: l’Amministrazione Biden continua a dichiarare che non intende mandare soldati in territorio ucraino per un eventuale conflitto contro i russi, quindi la lettera dei parlamentari americani affronta un tema ipotetico, anzi un tema che nessuno ha posto. Ma il clima politico è questo.

Del resto anche su Kabul i progressisti e i conservatori avevano la stessa identica idea – abbandonare in fretta le posizioni – che però fu eseguita molto male. Biden non vuole inviare truppe in Ucraina, ma scrivergli una lettera oggi, alla vigilia di una possibile invasione russa dell’Ucraina, è un segnale che arriva nel momento sbagliato.