EDITORIALI
Il mondo capovolto dei custodi dei diritti
L’Iran entra nel Consiglio che tutela i diritti delle donne e Amnesty dice che è contraria al diritto di esistere di Israele
Il mondo è sempre più capovolto nel fantastico universo dei custodi dei diritti umani. “Venerdì prossimo, 25 marzo, la Repubblica islamica dell’Iran si unisce alla Commissione per i diritti delle donne delle Nazioni Unite”. L’annuncio arriva da Hillel Neuer, fondatore e direttore di Un Watch, combattiva ong che al Palazzo delle nazioni di Ginevra mette sotto scacco le distopie onusiane sui diritti umani. Dunque, il regime che imprigiona e tortura le ragazze che si sono tolte il velo è incaricato dal Palazzo di vetro di vigilare sui diritti delle donne.
Non c’è molto di cui meravigliarsi se in queste settimane di guerra in Ucraina la voce dell’Onu non si è praticamente mai sentita. Basti pensare alla Giornata mondiale della felicità dell’Onu. La Finlandia è sempre al primo posto, seguita da Islanda, Danimarca, Svizzera, Paesi Bassi, Svezia, Germania e Norvegia. L’anno scorso l’Arabia Saudita si è piazzata al 20esimo posto, sette posizioni prima dell’Italia. Non si sono chiesti cosa ne pensassero le attiviste per i diritti delle donne torturate con scariche elettriche e frustate. Le attiviste che si battono per il diritto a guidare un’auto. Le donne che non vogliono il “guardiano” e la polizia religiosa che può punirti per aver mostrato un gomito in pubblico o un fondotinta troppo acceso. Sono tenute a limitare la quantità di tempo trascorso con uomini con cui non sono imparentate. Però secondo l’Onu sono più felici delle italiane… Dicevamo che è capovolto il mondo dei custodi dei diritti umani.
Il direttore di Amnesty International negli Stati Uniti, Paul O’Brien, ha affermato che la sua organizzazione è contraria al fatto che “Israele continui a esistere come stato del popolo ebraico”. Dunque, l’Iran entra nel Consiglio che tutela i diritti delle donne e la più rispettata organizzazione dei diritti umani dice che è contraria al diritto di esistere di Israele. Non c’è molto altro da aggiungere.
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