scelte di campo
Gas russo: al Parlamento europeo passa la risoluzione per l'embargo completo
Con 512 voti a favore contro 22, l'europarlamento approva una risoluzione per nuove sanzioni contro la Russia. Passa con 413 sì anche l'emendamento per lo stop completo ed immediato al gas russo
Il Parlamento europeo condanna le atrocità commesse dalle forze russe in Ucraina. Con 513 voti a favore, 22 contrari e 19 astenuti l’eurocamera approva una risoluzione che chiede “misure punitive addizionali, compreso un embargo completo ed immediato delle importazioni russe di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas” – si legge nella nota. L’emendamento relativo allo stop alle forniture del gas naturale e all’abbandono dell'utilizzo dei gasdotti Nordstream 1 e 2 è stato approvato con 413 voti a favore, 93 contrari e 46 astensioni.
L’intera rappresentanza italiana al parlamento europeo ha votato a favore. Lega, Pd, Fi, FdI, M5s, IV e Verdi (ex M5s) e Calenda condannano le mosse della Russia e si esprimono per nuove misure sanzionatorie. Solamente l’ex leghista Francesca Donato, già espulsa dal partito per le sue posizioni sul green pass, ha votato contro la risoluzione. Già lo scorso 6 aprile la Donato si era rifiutata di condannare l’eccidio di Bucha, mettendone in dubbio la veridicità. La deputata aveva ricevuto una risposta durissima da parte della vicepresidente del parlamento, Pina Picierno: “Quest'aula non è equidistante. C'è un aggressore che è Putin. E c'è un aggredito, i cittadini ucraini, che questo Parlamento difende”. Sull’emendamento per il gas, oltre alla Donato (astenuta), l’unico italiano a votare contro è stato Carlo Calenda.
Nella comunicazione del Parlamento si legge che l’embargo alle forniture energetiche russe deve essere accompagnato da un piano che assicuri un approvvigionamento energetico alternativo, insieme a una “strategia per ritirare le sanzioni nel caso la Russia dovesse procedere a restaurare l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”. La mozione elenca una serie di nuove misure punitive: continuare l’invio di armi, esclusione totale dal sistema di pagamenti SWIFT e la chiusura totale dei confini marittimi alle navi russe, così come il transito ferroviario.
Il Parlamento chiede anche che la Russia venga esclusa dal G20 e dalle principali organizzazioni internazionali. Una mossa che sarebbe “un segno importante che la comunità internazionale non intende tornare ai rapporti normali con lo stato aggressore”. Tutte le sanzioni previste dalla risoluzione sono valide tanto per la Federazione russa quanto per la Bielorussia, per evitare che “Putin utilizzi l’aiuto di Lukashenko per aggirarle”.
Con la votazione gli eurodeputati chiedono che queste nuove misure vengano adottate nel più breve tempo possibile dai paesi membri dell’UE e dagli organi istituzionali.
Cose dai nostri schermi