EDITORIALI
Spari nella metro di New York
Un uomo colpisce dieci persone. Le indagini e il terrore che non smette mai
Nella metropolitana di New York almeno sedici persone sono rimaste ferite, dieci delle quali colpite da un’arma da fuoco. Durante la corsa delle otto e mezzo di mattina, subito prima della fermata 36th Street a Brooklyn, nel quartiere di Sunset Park, un uomo, che secondo i testimoni indossava un gilet verde delle imprese di costruzioni, si è messo una maschera antigas in testa e ha iniziato a sparare. Almeno cinque persone avrebbero ferite gravi ma nessuno sarebbe in pericolo di vita. È stata smentita la notizia che aveva iniziato a circolare questa mattina, orario americano – il primo pomeriggio in Italia – secondo la quale la polizia aveva trovato anche altri ordigni inesplosi nella stazione della metro.
In realtà, l’uomo armato avrebbe azionato un fumogeno per creare confusione. Al momento l’uomo è ancora a piede libero, ricercato dalle autorità. L’ipotesi di una azione terroristica non è stata esclusa in questa prima fase delle indagini, ma per ora “non abbiamo sufficienti notizie sul movente”, ha fatto sapere la polizia di New York. Quello che sa bene la polizia e anche il sindaco di New York Eric Adams – attualmente in isolamento perché positivo al Covid, che ha rilasciato un videomessaggio ai cittadini – è che in città ogni rumore anomalo, ogni azione d’istinto ritenuta pericolosa fa scattare un panico collettivo incontrollabile. E a ragione: come riportava la Cnn, nel 2022 a New York 360 persone sono rimaste uccise in sparatorie. Negli ultimi due anni le vittime per colpi di armi da fuoco sono aumentate del 70,4 per cento. Il panico si è scatenato pure due giorni fa a Times Square, perché il rumore di un tombino esploso è stato scambiato per un’arma. Non si sa ancora se è stato un attentato terroristico, quel che è certo è che ogni proiettile, a New York, fa riaffiorare il terrore.