Editoriali
La Lituania dà un'altra lezione sulla guerra che potrebbe arrivare fino in America
Il Parlamento del paese baltico ha approvato all'unanimità una risoluzione che definisce la Russia "uno Stato che sostiene e perpetra il terrorismo". Dovrebbe farlo anche Washington
Il Parlamento della Lituania ha approvato oggi all’unanimità una risoluzione in cui vengono definiti crimini di guerra quelli compiuti dalla Russia in Ucraina. Ma nella risoluzione si legge anche che “la Federazione russa, le cui forze militari prendono di mira deliberatamente e sistematicamente obiettivi civili, è uno Stato che sostiene e perpetra il terrorismo”. Con il provvedimento, il Parlamento lituano chiede inoltre l’istituzione di un Tribunale penale internazionale speciale per indagare sul crimine di aggressione della Russia contro l’Ucraina che abbia il potere di emettere mandati d’arresto internazionali. E’ la prima volta che un paese europeo definisce “stato terrorista” quello guidato da Vladimir Putin, e non è un caso che il segnale arrivi dalla Lituania, il piccolo paese baltico che finora ha dato lezioni sull’atteggiamento da tenere contro l’aggressività russa e in generale contro i paesi autoritari.
Qualche giorno fa anche la speaker della Camera americana, Nancy Pelosi, aveva detto che “se la Russia non dovesse essere inserita nella lista dei paesi sponsor del terrorismo, allora cancellate la lista”. Il 15 aprile scorso era stato il presidente ucraino Zelensky a chiedere al suo omologo Joe Biden di inserire la Russia nella lista del governo americano – che attualmente comprende Cuba, la Corea del nord, l’Iran e la Siria – ma fino a oggi non è stato fatto alcun passo avanti in questo senso. E forse la Lituania può aprire a un’accelerazione. Dichiarare la Russia uno stato terrorista per molti paesi è un’azione puramente formale, ma nel caso della lista del dipartimento di stato americano il significato è completamente diverso. La Russia soddisfa già i criteri per rientrare nell’elenco di quei paesi, e il suo inserimento nella lista autorizzerebbe Washington a sanzioni economiche ancora più ampie. Inoltre, la sua rimozione potrebbe essere oggetto di negoziazioni, dicono gli esperti. Al di là della strategia, dichiarare la Russia uno stato terrorista avrebbe un significato anche più importante: dire la verità senza paura, come fa la Lituania.