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Guerra Russia Ucraina, le ultime notizie
C'è un accordo evacuare i feriti ucraini dall'impianto di Azovstal, a Mariupol. Renault e McDonald's lasciano la Russia. La Svezia chiederà ufficialmente l'adesione al patto atlantico
Putin: Il problema non è l'adesione alla Nato. Ma le strutture militari in Svezia e Finlandia
"L'espansione della Nato è artificiale. La Russia non ha problemi con la Finlandia e Svezia, la loro possibile adesione alla Nato non crea alcuna minaccia per Mosca. La risposta della Russia all'adesione alla Nato di Finlandia e Svezia dipende da come l'alleanza espande le infrastrutture, i problemi sono creati dal nulla": sono le parole di Vladimir Putin, durante il vertice dell'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva (Csto), di cui fanno parte Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Russia e Tagikistan, che si è tenuta oggi a Mosca.
Il presidente russo ha poi parlato delle presunte armi biologiche fabbricate dall'Ucraina con la collaborazione degli Stati Uniti: “Nel corso dell'operazione speciale in Ucraina, sono state ottenute prove documentali che componenti di armi biologiche sono state create essenzialmente nelle immediate vicinanze dei nostri confini".
Mosca annuncia una tregua per evacuare i feriti da Azovstal
Secondo quanto riporta l'agenzia di stato russa Tass, il ministero della Difesa russo ha raggiunto l'accordo con i rappresentanti delle truppe ucraine per evacuare i feriti dall'acciaieria Azovstal. Stando alla nota del ministero russo, sarebbe stato introdotto un cessate il fuoco nell'area dell'impianto siderurgico e un corridoio umanitario attraverso il quale i soldati feriti possono raggiungere in sicurezza la struttura medica di Novoazovsk nella Repubblica popolare di Donetsk.
Tuttavia Mosca ha più volte annunciato corridoi umanitari, smentiti poi dalle istituzioni ucraine e rivelatisi inesistenti nei fatti.
L'annuncio di oggi è arrivato dopo l'accusa da parte dei soldati del battaglione Azov che hanno imputato all'esercito nemico la violazione degli accordi sul cessate il fuoco, pubblicando sul profilo Telegram le immagini dei feriti, intrappolati e senza possibilità di essere curati adeguatamente.
La Svezia chiederà ufficialmente l'adesione alla Nato
La Svezia chiederà ufficialmente l'adesione alla Nato, ha annunciato la premier Magdalena Andersson parlando di una nuova èra per il paese scandinavo. "Il governo ha deciso di informare la Nato del desiderio della Svezia di diventare membro dell'Alleanza", ha dichiarato in una conferenza stampa la leader di Stoccolma.
Anche Renault e McDonald's si ritirano dal mercato russo
La casa automobilistica francese Renault e la catena di fast food americana McDonald's sono le ultime aziende a ritirarsi dal mercato russo. Tutte le azioni di Renault, secondo quanto riportato dall'annuncio ufficiale del consiglio di amministrazione, sono state trasferite al governo di Mosca mentre una quota del 67,69 per cento nella Avtovaz, gruppo automobolistico russo, sarà traferita all'Istituto statale di ricerca nel settore automobilistico (NAMI). "Una scelta difficile ma necessaria" ha dichiarato l'amministratore delegato Luca De Meo.
Addio definitivo anche per Mc Donald's che dopo la chiusura temporanea di 850 ristoranti in Russia, ha formalizzato l'uscita dal mercato russo e ha avviato il processo di vendita dell'attività, presente da 30 anni sul territorio, a un acquirente locale. "La crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina e il precipitare dell'ambiente operativo, hanno portato McDonald's a concludere che la continua proprietà dell'attività in Russia non è più sostenibile, né è coerente con i valori di McDonald's", ha affermato la società nel comunicato ufficiale. La società ha detto che continua a pagare gli stipendi pieni per i suoi dipendenti nel paese.
Vice premier Ucraina: "Impossibile un cessate il fuoco immediato. Italia sostenga l'adesione all'Ue"
"Non siamo pronti per un cessate il fuoco immediato, perché é impossibile da realizzare. È impossibile garantire che tutte le parti del fronte contemporaneamente e ovunque mettano giù le armi. Finché le armi e i soldati nemici rimangono sul territorio dell'Ucraina il cessate il fuoco non potrà essere realizzato", ha detto la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, intervistata da Sky Tg24. "Non c'è bisogno di parlare di cose irrealistiche. Parliamo invece delle armi, qui e adesso, nelle nostre mani, nelle mani dei nostri soldati, date dalla Nato e da altri Paesi. Questo è realismo. Di questo dobbiamo parlare", ha aggiunto rilanciando la richiesta di sostegno militare all'occidente, perché "adesso non ci sono possibilità di risolvere il conflitto politicamente. Perché Putin non vuole, vuole la distruzione dell'Ucraina",
"Colgo l'occasione - ha detto ancora Vereshchuk - per chiedere al popolo italiano e al governo di dare il loro supporto al Consiglio europeo di giugno, quando si deciderà se nominare l'Ucraina come candidata per l'Unione Europea. A livello simbolico sarà un passo politico importantissimo".
Nato: I soldati baltici si esercitano in Estonia
Al via la più grande operazione militare nei paesi baltici da parte della Nato che vedrà sul terreno del nord Europa un ingente dispiegamento di uomini. E' l'Estonia il paese che ospita i 15.000 soldati dell'alleanza atlantica provenienti da 10 paesi tra cui Regno Unito, Stati Uniti e anche i due stati che ancora negli ultimi giorni hanno formalizzato la richiesta di essere annessi: Finlandia e Svezia. Le esercitazioni sono state organizzate ben prima che Putin attaccasse l'Ucraina il 24 febbraio. Oggi tuttavia assumuno inevitabilmente un significato diverso. Come dichiarato dalla portavoce della Nato Oana Lungescu, “aiutano a rimuovere ogni spazio per errori di calcolo o incomprensioni sulla nostra determinazione a proteggere e difendere ogni centimetro del territorio alleato.” Il focus della missione, chiamata Hedgehog 22, è sulle unità di terra. Continuano inoltre le esercitazioni Defender Europe e Swift Response, che vedono l'impiego di 18.000 soldati sul suolo europeo. In Lituania, un'altra esercitazione dal nome in codice Iron Wolf coinvolge 3.000 truppe alleate e si concluderà il 20 maggio.
I soldati ucraini sono arrivati alla frontiera con la Russia nel nord-est del paese
Le forze armate ucraine avrebbero raggiunto il confine con la Russia nell’area di Karkhiv. E' quanto mostra un video pubblicato su Telegram dal ministero della Difesa di Kyiv. Il governatore della regione, Oleh Sinegubov, ha confermato che i soldati ucraini sarebbero arrivati alla frontiera e avrebbero immediatamente cominciato le operazioni per il ripristino della segnaletica stradale. “Ringraziamo tutti quelli che rischiando le loro vite, hanno liberato l’Ucraina dagli invasori russi”, ha scritto Sinegubov sul suo canale telegram.
L’annuncio, per quanto ancora da verificare, è coerente con i report arrivati dal campo nell’ultima settimana. La Russia si starebbe gradualmente ritirando dal nord-est del paese per aumentare gli sforzi nelle regioni meridionali del Donbas, dove si combatte ferocemente. Qui russi e separatisti avrebbero ottenuto modesti guadagni territoriali e starebbero tentando di attraversare il fiume Siverskyi Donets dopo i tentativi infruttuosi degli ultimi giorni.
L'editoriale dell'elefantino