◉ LA GIORNATA

Guerra in Ucraina, le notizie del 92esimo giorno

Redazione

Prosegue l'offensiva nel Donbas. L'esercito russo ha attaccato 40 città, almeno 5 le vittime.  Il presidente ucraino Zelensky ha ribadito che l'Ucraina non cederà territori per porre fine alla guerra, rinnovando la richiesta di supporto militare: "Per vincere c'e' bisogno di un aiuto completo, senza eccezioni, senza restrizioni"

La Bielorussia crea nuovo comando militare al confine ucraino

Alexander Lukashenka, presidente bielorusso e stretto alleato di Putin, ha ordinato la creazione di un nuovo comando militare nel sud del Paese, al confine con l'Ucraina. Lo riferisce l'agenzia di stampa statale bielorussa Belta.

"Purtroppo si è aperta una nuova direzione, un nuovo fronte come si suole dire, e non possiamo trascurarlo", ha detto Lukashenka, in riferimento alll'aumento del numero dei militari occidentali schierati nei paesi vicini alla BIelorussia, come Polonia, Lituania e Lettonia .


I russi hanno perso circa 1000 carri armati. La stima della Difesa americana

Le forze russe hanno perso "quasi circa 1.000 carri armati" e "ben oltre 350 pezzi di artiglieria", nonché "quasi tre dozzine di cacciabombardieri ad ala fissa e più di 50 elicotteri": è la stima di un ufficiale della Difesa americana, riportata da Cnn.

Tuttavia, ha aggiunto l'ufficiale, l'esercito del Cremlino mantiene "la maggior parte della sua capacità. Hanno una superiorità rispetto all'Ucraina sia in termini di persone, che di equipaggiamento e armi. Dobbiamo tenerlo a mente".


Colloquio telefonico tra Draghi e Putin

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi pomeriggio una conversazione telefonica con il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Il colloquio si è incentrato sugli sviluppi della situazione in Ucraina e sugli sforzi per trovare una soluzione condivisa alla crisi alimentare in atto e alle sue gravi ripercussioni sui Paesi più poveri del mondo.

Secondo quanto comunicato dal Cremlino, Vladimir Putin ha confermato l'intenzione da parte russa di continuare a garantire forniture ininterrotte di gas naturale all'Italia ai prezzi fissati nei contratti.

Il leader russo avrebbe inoltre informato il premier italiano sulle misure adottate dal suo paese per garantire la sicurezza della navigazione, compresa l'apertura quotidiana di corridoi umanitari per l'uscita di navi civili dai porti dell'Azov e del Mar Nero. Putin ha accusato l'Ucraina di ostacolare questi movimenti, definendo infondate le accuse mosse contro la Russia, ritenuta responsabile della crisi alimentare. Dal punto di vista di Mosca le difficoltà sono invece legate a interruzioni nel funzionamento delle catene di produzione e logistica.

 "La situazione si è aggravata a causa delle restrizioni anti-russe imposte dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea", recita il comunicato stampa dell Cremlino, nel quale si legge anche che "la Federazione Russa è pronta a dare un contributo significativo per superare la crisi alimentare attraverso l'esportazione di grano e fertilizzanti, a condizione che vengano revocate le restrizioni imposte dall'occidente".


 

La situazione sul campo. Kyiv: Russia “in vantaggio” nel Lugansk

Parlando al Guardian, il generale Oleksiy Gromov ha ammesso che la Russia "è in vantaggio" nei combattimenti nel Lugansk.

"La Russia è in vantaggio, ma noi stiamo facendo tutto il possibile", ha detto aggiungendo che sono stati Russia avvistati  spostamenti di sistemi missilistici Iskander nella regione occidentale di Brest, in Bielorussia.


 

Zelensky vede la premier finlandese a Kyiv: "Grazie per il sostegno militare"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ringraziato la prima ministra finlandese, Sanna Marin, in visita in Ucraina, per l'assistenza militare e il sostegno a Kiev. Marin ha visitato oggi Irpin e Bucha, nella regione di Kyiv.

"Per noi l'assistenza militare della Finlandia è molto preziosa. Le armi, la politica sanzionatoria e l'unità dei nostri partner sulla questione dell'adesione dell'Ucraina all'Ue sono ciò che può garantire la forza nella difesa della nostra terra", ha scritto Zelensky sulla propria pagina Facebook
 


 

Lavrov: Piano di pace italiano non è da politici seri


Nel piano di pace italiano si dice che la Crimea e il Donbas appartengono all'Ucraina con ampia autonomia. Politici seri che vogliono ottenere risultati non possono proporre cose del genere. Lo fanno solo quelli che vogliono farsi pubblicità di fronte al loro elettorato. Così il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, boccia laproposta italiana in un'intervista alla televisione di Stato russa Rt.

Lavrov ha inoltre aggiunto di conoscerne i contenuti solo attraverso la stampa, sostenendo che il testo non e' stato comunicato a Mosca. A inizio settimana, tuttavia, il suo vice Andrei Rudenko aveva spiegato di aver ricevuto il piano e che il testo era 'allo studio.


 

Intensi combattimenti nell'est dell'Ucraina. Kyiv: "Segnali di esclation russa"

I combattimenti tra le forze armate dell'Ucraina e le truppe russe hanno raggiunto la loro massima intensità lungo l'intera linea di contatto nell'est del Paese. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero della Difesa ucraino, Hanna Malyar.

"Il nemico sta prendendo d'assalto le posizioni delle nostre truppe in più direzioni contemporaneamente. Ci aspetta una fase di lotta estremamente difficile e lunga. Dobbiamo capire che questa è una guerra e che le perdite da parte nostra sono inevitabili", ha sottolineato Malyar. A suo dire ci sono "segnali di un'escalation" da parte della Russia, aggiungendo che Mosca sta spostando i missili Iskander a Brest, in Bielorussia, i quali potrebbero essere usati per colpire l'Ucraina occidentale.




Il Cremlino accusa l'occidente per il blocco del grano: "Annullare le sanzioni"

Il Cremlino respinge le accuse occidentali secondo cui Mosca ha bloccato le esportazioni di grano ucraine, minacciando una crisi alimentare globale. "Respingiamo categoricamente queste accuse e al contrario accusiamo i paesi occidentali di aver adottato una serie di misure illegali che hanno portato a questo blocco", ha affermato il portavoce russo Dmitry Peskov. I paesi occidentali "devono annullare queste decisioni illegali che ostacolano il trasporto delle navi e l'esportazione di grano", aggiunge, riferendosi alle sanzioni contro Mosca.

Ieri un alto diplomatico russo, Andrei Roudenko, ha dichiarato che la risoluzione della crisi richiederebbe la revoca delle sanzioni contro Mosca e lo "sminamento da parte di Kyiv" dei porti del Mar Nero.


 

La premier finlandese Marin visita Irpin

Sanna Marin, la premier finlandese, si è recata questa mattina a Irpin, una delle città maggiormente colpite dall'offensiva russa in Ucraina. Secondo le autorità locali, il 70 per cento del centro urbano è stato distrutto dagli attacchi delle scorse settimane,
 

"Abbiamo mostrato le conseguenze della 'pace russa', lasciata dagli occupanti. Abbiamo discusso la questione dell'assistenza nella ricostruzione della nostra città", ha detto la segretaria del consiglio comunale Angela Makeyeva, come riporta l'agenzia Unian.

La Finlandia ha comunicato l'intenzione di aderire alla Nato, come conseguenza della politica d'aggressione della Russia. Per questo Sanna Marin ha incontrato la scorsa settimana a Roma anche il premier italiano Mario Draghi.

 


 

Putin: Nessun "poliziotto globale" ci fermerà. "Le sanzioni ci rendono più forti"
 

Nessun "poliziotto globale" sarà in grado di fermare i Paesi che vogliono perseguire una politica indipendente. Lo ha detto Vladimir Putin parlando a un forum economico dei paesi ex Urss. Il presidente russo si è poi soffermato sulla situazione economica e sugli effetti delle misure occidentali contro il Cremlino: "Le sanzioni causano una serie di difficoltà per la Russia, ma allo stesso tempo la rendono un po’ più forte. I paesi che cercano di danneggiare la Russia con le sanzioni si stanno solo facendo del male”.

Putin ha anche aggiunto, in merito al congelamento dei possedimenti russi in occidente, che "rubare i beni di qualcuno non ha mai portato a nulla di buono, soprattutto a chi lo fa”



Per il Cremlino, l'Ucraina dovrebbe accettare la situazione sul campo e le richieste russe

La Russia sta aspettando che l'Ucraina accetti le richieste espresse da Mosca e comprenda la situazione reale. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, in un briefing, rispondendo ad una domanda su quali concessioni la Russia si aspetta dall'Ucraina. "Queste non sono concessioni territoriali. Kyiv ha bisogno, lo ripeto ancora una volta, di riconoscere la situazione de facto e di valutare con sobrieta'", ha sostenuto Peskov.

 


Kyiv: la Russia ha deportato 238mila minori

Secondo le autorità di Kyiv, la Russia avrebbe già deportato più di 238 mila minori ucraini sul proprio territorio e nelle aree dell'Ucraina occupate dalle truppe russe. 

"Oggi si sa che 238.329 minori hanno già attraversato il confine con la Federazione Russa", ha affermato Lyudmila Denisova sul suo canale Telegram. La commissaria per i diritti umani ha sottolineato che il reinsediamento o la deportazione individuale o di massa, e' vietata in conformità con l'articolo 49 della Convenzione di Ginevra per la protezione dei civili in tempo di guerra.


 

La Turchia tratta con Mosca e Kyiv per l'esportazione di grano dall'Ucraina, dice Reuters

Ankara starebbe trattando con Mosca e Kyiv per aprire un corridoio attraverso la Turchia, per le esportazioni di grano dall'Ucraina, ha riferito questa mattina a Reuters un alto funzionario turco. I porti ucraini del Mar Nero sono ancora bloccati da quando la Russia ha invaso lo scorso febbraio e più di 20 milioni di tonnellate di grano sono ancora nei silos. 

"La Turchia sta negoziando sia con la Russia che con l'Ucraina per l'esportazione di cereali dall'Ucraina", ha detto il funzionario, chiedendo l'anonimato. "Con l'apertura di un corridoio dalla Turchia, c'era una richiesta di questo grano per raggiungere i mercati target. Le trattative sono ancora in corso", ha aggiunto la persona. Il viceministro degli Esteri russo Andrei Rudenko ha affermato ieri che Mosca è pronta a fornire un corridoio per le navi che trasportano cibo in cambio della revoca di alcune sanzioni occidentali.


 

Scholz: "Putin non vincerà. La pace non potrà essere un diktat per l'Ucraina"

"Non possiamo permettere a Putin di vincere e Putin non vincerà": è quanto affermato da Olaf Scholz nel corso di un'intervista a Davos,durante il forum internazionale. Secondo l'esponente del Partito socialdemocratico tedesco (SpD), il presidente russo ha "sottovalutato l'unità" del G7, della Nato e dell'Ue nella risposta all'invasione dell'Ucraina. "Abbiamo imposto alla Russia sanzioni severe come mai prima, il cui costo per il regime di Mosca è grande e aumenta", ha aggiunto Scholz.

Per il cancelliere tedesco, Putin negozierà la fine del conflitto in Ucraina "quando capirà che non può spezzare la resistenza ucraina". In ogni caso, la pace non potrà essere un diktat, "perchè né l'Ucraina né noi l'accetteremo", ha infine affermato Scholz,ribadendo come la Nato non verrà direttamente coinvolta nella guerra.


 

La Russia attacca 40 città nel Donbas, almeno 5 vittime

La Russia ha attaccato 40 città nelle regioni di Donetsk e Lugansk, cinque le vittime civili e 12 i feriti: "I nemici hanno sparato contro più di 40 città nelle regioni di Donetsk e Lugansk, distruggendo o danneggiando 47 siti civili, tra cui 38 case e una scuola. A causa di questi bombardamenti cinque civili sono morti e 12 sono stati feriti", scrive su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze armate dell'Ucraina.

 


 

Zelensky: Non cederemo territori per porre fine alla guerra

Il presidente ucraino ha spiegato ancora una volta che non ci sarà alcuna concessione territoriale. Zelensky, in un messeggio televisivo ha fatto riferimento alle parole pronunciate dal segretario di stato americano Kissinger al forum economico di Davos, secondo cui i negoziati per la fine della guerra non potranno che passare attraverso concessioni alla Russia. "E' una figura che emerge da un passato lontano, per affermare che un pezzo di Ucraina dovrebbe essere ceduto alla Russia. Il suo calendario non segna il 2022, ma è fermo al 1938. I grandi geopolitici' rifiutano sempre di guardare alla gente comune, dei milioni che vivono nei territori che ci si propone di scambiare in cambio dell'illusione della pace".

Zelensky è tornato anche a parlare della necessità di un supporto militare per Kyiv: "In alcune aree il nemico è fortemente dominante per via della tecnologia e del numero di soldati. Per vincere c'e' bisogno di un aiuto completo, senza eccezioni, senza restrizioni". 


 

Viceministro degli Esteri russo: "Apriremo un corridoio umanitario in cambio della revoca di alcune sanzioni"

La Russia è pronta a fornire un corridoio umanitario per le navi che trasportano cibo, in cambio della revoca di alcune sanzioni. È quanto si apprende dall'agenzia di stampa Interfax che riporta le parole del viceministro degli Esteri russo Andrei Rudenko. “Abbiamo ripetutamente affermato che una soluzione al problema alimentare richiede un approccio globale, inclusa la revoca delle sanzioni che sono state imposte alle esportazioni russe e alle transazioni finanziarie", ha affermato Rudenko.
L’Ucraina, chiamata anche il granaio del mondo non riesce a esportare la sua produzione pre-invasione perché i suoi porti sul mar Nero sono bloccati e stanno montando le preoccupazioni per quella che potrebbe essere la peggiore crisi alimentare da settant’anni.
 

Contestualmente, il vice primo ministro della Repubblica di Crimea, Georgy Muradov, ha affermato all'agenzia di stampa russa Ria Novosti che “il mar d'Azov è perso per sempre per l'Ucraina. I porti nelle regioni di Zaporizhzhia e Kherson non saranno mai più ucraini. Sono sicuro che dopo la riunificazione delle nostre regioni con la Russia, il mar d'Azov tornerà, come prima, esclusivamente un mare interno della Federazione Russa”.


 

La notizie del 25 maggio

Ministro Esteri Kyiv, Kuleba: "La Nato non fa nulla"

 La Nato, in quanto istituzione, non fa letteralmente nulla per sostenere l'Ucraina nella guerra iniziata dalla Russia. Lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, intervenendo al Forum economico mondiale di Davos.

"La guerra è sempre una prova che toglie le maschere, e tutti abbiamo visto i volti reali", ha dettoil ministro degli Esteri ucraino Kuleba, osservando come soltanto un gruppo di alleati, appartenent all'allenaza atlantica sta aiutando Kyiv. "Vediamo la Nato come un'alleanza, un'istituzione che non fa letteralmente nulla. Lo dico con rammarico",


La Banca centrale russa inizierà a testare il rublo digitale nell'aprile 2023

La Banca di Russia prevede di iniziare a testare il rublo digitale con clienti e transazioni reali a partire dall'aprile 2023. Lo ha dichiarato la vicepresidente della Banca centrale russa, Olga Skorobogatova, citata dall'agenzia di stampa "Tass". Secondo il regolatore, dal 2024 potrebbe avvenire il lancio del cambio del rublo digitale in valuta estera e l'apertura di portafogli per i non residenti in Russia.

La creazione di un prototipo della piattaforma del rublo digitale è stata completata a dicembre 2021, mentre sarebbero già 12 le banche che hanno espresso la volontà di partecipare alla sperimentazione della piattaforma


 

Ue, Usa e Regno Unito creano meccanismo per accertare crimini di guerra 
 

L'Unione europea, gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno annunciato la creazione dell'Atrocity Crimes Advisory Group (Aca), un meccanismo volto a garantire un coordinamento efficiente degli sforzi e delle misure messe in campo per accertare le responsabilità dei crimini di guerra.

L'Aca, si legge in una dichiarazione congiunta, rafforzerà gli attuali sforzi dell'Ue, degli Stati Uniti e del Regno Unito per aumentare la responsabilità' per i crimini atroci nel contesto della guerra di aggressione in corso della Russia contro l'Ucraina.

La missione principale dell'Aca sarà quella di supportare le unità per i crimini di guerra dell'Ufficio del procuratore generale dell'Ucraina nelle sue indagini e nel perseguimento dei crimini legati ai conflitti.


 

Premier Finlandia, Marin: "Nella Nato per uscire dall'influenza russa"

Con l'ingresso nella Nato, la Finlandia vuole uscire dalla sfera d'influenza russa. Lo ha affermato la premier finlandese Sanna Marin. "La Russia cerca continuamente di avere una sfera influenza politica sulla sicurezza delle nazioni confinanti. La nostra richiesta di adesione alla Nato è un chiaro segnale del fatto che rigettiamo la mentalità russa di esercitare una sfera di influenza verso la nostra nazione", ha dichiarato la prima ministra durante un punto stampa a margine della visita del presidente del Consiglio europeo Charles Michel in Finlandia. "Vogliamo assicurare la pace per noi stessi, per l'Europa e per l'intera regione. Nello stesso tempo, siamo fortemente impegnati nello sviluppo della cooperazione di difesa europea e speriamo che venga presto approvato il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia", ha poi concluso la premier.


 

Kyiv: si intensificano i combattimenti nell'Ucraina orientale

Sono in corso pesanti combattimenti nell'est dell'Ucraina, in particolare nelle regioni di Donetsk, Luhansk e Kharkiv, le truppe russe stanno conducendo operazioni offensive in diverse direzioni. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzyanyk, in un briefing, aggiungendo che i difensori stanno combattendo duramente per impedire al nemico di avanzare in profondita' nei territori. "Il nemico ha intensificato l'uso dell'aviazione, in particolare di aerei d'assalto e dell'esercito, per supportare la sua offensiva di terra", ha sottolineato inoltre il portavoce.


 

Charles Michel: "Dall'Ue, pieno supporto all'ingresso della Finlandia nella Nato"

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, si è espresso a favore dell'ingresso della Finlandia della Nato. Lo ha dichiarato lo stesso Michel nel corso di un punto stampa, organizzato a margine della sua visita ufficiale in Finlandia, in cui ha incontrato la premier della Sanna Marin. "Voglio ribadire il nostro pieno supporto al vostro ingresso nella Nato, per fare della Finlandia e dell'Europa un luogo più sicuro e forte", ha dichiarato. "Questo e' un momento storico per l'Europa e per la Finlandia. La Russia ha deciso di lanciare una guerra contro l'Ucraina e noi abbiamo deciso di essere forti e rafforzare la nostra unione".


 

Ministero Esteri russo: "Il piano di pace italiano non ci è stato inviato"

"Il piano non ci è stato inviato. Abbiamo solo delle informazioni che arrivano dai media su un certo piano che il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha presentato all'Onu", ha riferito durante un briefing la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

Con queste premesse, dal punto di vista russo la proposta di pace avanzata dall'Italia è  stata definita come un esempio di "teoria da ufficio": "Non c'è alcun collegamento con la situazione sul campo. Tutto questo è molto debolmente correlato con la realtà oggettiva", ha sottolineato la portavoce.


 

I Kalush Orchestra mettono all'asta il trofeo dell'Eurovision per sostenere l'esercito ucraino

Con un post su Instagran, i Kalush Orchestra, vincitori dell'Eurovision di Torino, hanno annunciato la decisione di mettere all'asta il trofeo, insieme ad altri oggetti appartenenti alla band. Chiunque potrà fare una donazione, che sarà devoluta all'esercito ucraino. 

 


 

I beni congelati agli oligarchi russi dall'Ue ammontano a 10 miliardi di euro

Nell'ambito dei diversi pacchetti di sanzioni dell'Unione europea alla Russia per l'aggressione all'Ucraina sono stati congelati sino ad ora beni per 10 miliardi agli oligarchi russi. Lo ha indicato il commissario Ue alla giustizia Didier Reynders 


 

Parlamento russo approva disegno di legge che abolisce il limite di 40 anni per arruolarsi

Il Parlamento della Russia ha approvato un progetto di legge che prevede di abolire il limite di 40 anni per chi desidera arruolarsi nelle forze armate: lo riporta il Moscow Times. Adesso, affinchè il provvedimento diventi legge occorre la firma del presidente Vladimir Putin.


Mosca: 5 navi straniere hanno lasciato porto Mariupol

"Cinque navi straniere hanno potuto lasciare il porto di Mariupol dopo lo sminamento". Lo ha riferito il ministero degli Esteri russo, citato dalla Ria Novosti. 

Questa mattina  il portavoce del ministero, Igor Konashenkov ha riferito che, "Nella citta' di Mariupol, sono stati completati lo sminamento e la smilitarizzazione del porto marittimo, che ha iniziato a funzionare regolarmente". Al momento non ci sono ancora conferme da parte delle autorità di Kyiv


Putin firma un decreto per semplificare le procedure per la cittadinanza russa nelle zone occupate dell'Ucraina

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che semplifica la procedure per ottenere la cittadinanza russa per i residenti delle regioni ucraine di Zaporižžja e Kherson. Il documento è stato pubblicato sul portale Internet ufficiale delle informazioni legali. La regione di Kherson e la fascia costiera di quella di Zaporizhzhia, entrambe nell'Ucraina meridionale, si trovano sotto il controllo delle truppe russe


 

Intelligence Kyiv: i russi hanno pieno controllo Mar d'Azov

Le forze navali russe hanno "il pieno controllo del mar d'Azov insieme allo stretto di Kerch, e ora stanno bloccando i nostri porti sul mar Nero". Lo ha detto Vadym Skibitsky, membro della direzione intelligence del ministero della Difesa di Kiev. Lo riporta Ukrinform.

"I russi vogliono impedire la circolazione delle merci sia sul territorio ucraino che dal territorio dei nostri porti", ha spiegato ancora Skibitsky, aggiungendo: "Le nostre azioni li hanno costretti a limitare le attivita' della Flotta russa del Mar Nero in questa fase"


 

Nella notte colpita anche Kramatorsk, dice il sindaco

"Una notte ansiosa a Kramatorsk. Un attacco aereo alle aree residenziali e al settore privato. Nessuna vittima", ha comunicato su Facebook il sindaco Oleksandr Honcharenko, invitando i cittadini che sono riusciti ad allontanarsi dalla città a non rientrare: "Amici, capisco quanto sia difficile per voi fuori dalla vostra città natale. Ma il nemico si sta avvicinando. Il pericolo non è da qualche parte là fuori, ma qui - vicino! E' troppo presto per tornare indietro, non importa quanto sia difficile per te."

A inizio aprile la stazione di Kramatorks, snodo fondamentale per le evacuazioni dei civili, era stata già colpita da missili russi.
 


 

Zelensky: Occidente diviso di fronte alla Russia

"La mia domanda è: c'è in pratica una unità tra gli occidentali? Io non la vedo". L' Ucraina, ha aggiunto, avrebbe "bisogno di una Europa unita". Sono le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto questa mattina al forum economico di Davos


 

Forze filo-russe: Sfondate difese ucraine nel Lugansk

Le unità delle autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, con il supporto dell'esercito russo, hanno sfondato la difesa delle forze armate ucraine sullo Svetlodar Bulg, nella regione di Lugansk (est). Lo ha annunciato su Telegram l'ambasciatore dell'autoproclamata Repubblica di Lugansk in Russia, Rodion Miroshnik, citato da Ria Novosti. E ha aggiunto che "parte dell'autostrada strategica Lysichansk-Artemovsk è sotto il pieno controllo del fuoco delle forze alleate. Ciò ha portato alla quasi completa impossibilità di rifornire le truppe ucraine a Severodonets"
 


Metsola: "Questo non è il momento di salvare la faccia a Putin"

"Sono sempre sorpresa dalle domande giornalistiche sulla necessità di salvare la faccia alla Russia o di come trovare un compromesso per questo. Non è il momento di parlare di come salvare la faccia a Putin", ha affermato dal palco del Forum economico mondiale di Davos Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo. "E' il momento di usare tutte le nostre energie, non di usare argomenti legali, mancanza di volonta' politica o usare altre scuse, per non far vincere la guerra all'Ucraina. Non voglio sentire parlare, o dare risposte, su come possiamo salvare la faccia a Putin. Non voglio piu' sentir parlare di compromesso in questo senso", ha aggiunto.

Metsola ha anche parlato del ruolo dell'Europa in questa fase: "Non possiamo tornare al mondo prima del 24 febbraio, ma se guardiamo al progetto europeo, vediamo come sia stato un progetto di successo nella condivisione dei principi comuni, nel combattere le autocrazie e chiunque non creda in quello che può essere la democrazia. In questo senso, possiamo parlare di Europa come una potenza trasformatrice politica. Siamo pronti ad aprire le nostre porte ai Paesi che stanno combattendo per i principi che condividiamo? Se la risposta è si, non parliamo solo di economia e di numeri, ma di quanto l'Unione voglia diventare una protagonista mondiale e democratica".
 


Gentiloni: "Non è impossibile un accordo sulle prossime sanzioni"

"Ci stiamo lavorando, penso che nei prossimi giorni non sia impossibile raggiungere ulteriori accordi". Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni, parlando con la stampa a margine dei lavori del World Economic Forum a Davos in riferimento alla possibilità di un nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia. Gentiloni ha inoltre sottolineato la compattezza dimostrata dall'Unione in risposta all'invasione dell'Ucraina con il passaggio, pacchetto dopo pacchetto, di sanzioni molto importanti che stanno pesando sull'economia russa.

Sull'embargo al petrolio, tuttavia, si sono arenate le trattative. Con l'Ungheria che continua a mantenere il veto


Secondo l'amministrazione di Mariupol, almeno 22 mila vittime nella città portuale

Almeno 22 mila persone sono morte a Mariupol a causa dell'aggressione della Russia. Lo ha dichiarato il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, alla "Cnn", aggiungendo che la cifra si basa sulle notizie da parte di funzionari del consiglio comunale che sono ancora in loco. Andryushchenko ha poi definito Mariupol una "città fantasma", ipotizzando che il numero delle vittime possa essere molto piu' alto.

 


 

Ministero Difesa russo: aperto corridoio per navi straniere dal porto di Mariupol Mosca
 

Il ministero della Difesa russo ha aperto questa mattina un corridoio umanitario per l'uscita in sicurezza delle navi straniere dal porto di Mariupol, nell'Ucraina sud orientale, in direzione del Mar Nero. Lo ha annunciato ieri sera il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo, Mikhail Mizintsev, in un briefing. La misura sarebbe in vigore dalle ore 8 di questa mattina, le 7 in Italia. Ieri la Marina russa aveva comunicato il completamento dello sminamento delle acque antistanti il porto e ora sta provvedendo a "ripristinare le infrastrutture portuali".

 

 


 

Amministrazione Zaporižžja: almeno 4 missili lanciati dall'esercito russo sulla città


L'esercito russo ha lanciato quattro missili da crociera su Zaporižžja, nell'Ucraina sud-orientale, uno dei quali è stato abbattuto dalle difese aeree ucraine. Lo ha dichiarato questa mattina l'amministrazione militare regionale sul proprio canale Telegram, senza precisare tuttavia la presenza di eventuali morti o feriti.


 

Mosca pronta allo scambio di prigionieri, ma solo dopo i processi ai combattenti di Azovstal

Mosca sarebbe disposta a discutere di uno scambio di prigionieri tra ucraini e russi ma solo dopo che i combattenti ucraini che si sono arresi nell'acciaieria Azovstal di Mariupol saranno stati processati. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri, Andrey Rudenko, citato dall'agenzia Interfax.
 


Anche Nike lascia la Russia

La multinazionale statunitense di abbigliamento sportivo Nike ha deciso di lasciare il mercato russo. Lo riporta riporta il quotidiano economico russo "Vedomosti". In particolare Nike non ha rinnovato il suo accordo di franchising con Inventive Retail Group (Irg), che possiede la più grande catena di negozi al dettaglio monomarca della Russia. Così risulta da una lettera del presidente di Irg, Tikhon Smjkov, ai dipendenti dell'azienda, citata da "Vedomosti". "Con l'esaurimento delle scorte, Irg sarà costretta a chiudere tutti i suoi negozi con il marchio" Nike, ha aggiunto Smjkov, confermando che le consegne di prodotti Nike in Russia sono state sospese.

 


Il nuovo appello di Zelensky: armi miglior investimento per la stabilità nel mondo

"Sono grato a tutti i partner dell'Ucraina che ci aiutano. Ma lo sottolineo ancora, più a lungo durerà questa guerra, più alto sarà il prezzo per la protezione della libertà non solo per l'Ucraina, ma per tutto il mondo libero", ha detto il presidente Zelensky.  Per questo, "la fornitura di armi pesanti all'Ucraina, lanciarazzi multipli, tank, armi antinave e altre armi, è il miglior investimento per mantenere la stabilità nel mondo ed evitare molte crisi gravi che la Russia sta ancora pianificando o ha già provocato".

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