veleni americani
Lo scandalo Watergate 50 anni dopo
Mezzo secolo fa l'inchiesta di Bob Woodward e Carl Bernstein che portò alla dimissioni del presidente americano Richard Nixon. Letture dall'archivio fogliante
Cominciava cinquanta anni fa lo scandalo più famoso della storia americana. Quel Watergate che porterà, dopo due anni di inchieste, indagini e depistaggi alle dimissioni dell’allora presidente degli Stati Uniti Richard Nixon.
Caso scuola di come il giornalismo possa far tremare il potere, nel Watergate si intrecciarono le vicende e le vite dei reporter del Washington Post (Bob Woodward e Carl Bernstein, ma anche altri), dell’agente segreto Howard Hunt, dei sabotatori del comitato democratico e, ovviamente, di Richard Nixon.
Quando la polizia di Washington arrestò un gruppo di cinque uomini introdottisi nel Watergate Hotel di Washington, al cui interno aveva sede il comitato elettorale dei democratici, in molti pensarono si trattasse di uno scandalo tra i tanti che vessano ciclicamente la politica americana. Servirono anni di ricostruzioni, indagini, investigazioni da parte dei giornalisti, guidati da un’evanesce “gola profonda” (il vice-direttore dell’Fbi Mark Felt) per far emergere i fili rossi che legavano i tentativi di spionaggio ai danni dei democratici al presidente. Un’inchiesta che valse il premio Pulitzer del 1973 ai reporter del Post e che sarebbe costata l’impeachment a Nixon dopo la pubblicazione dei nastri delle conversazioni, se questo non si fosse dimesso autonomamente l’8 agosto del 1974.
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