Editoriali

Quali sono i rischi se uno dei volti del macronismo perde contro la sinistra radicale

Redazione

Domenica si terrà  il secondo turno delle legislative francesi e la candidata di Jean-Luc Mélenchon, leader giacobino alla guida della Nupes, è sicura di fare il colpaccio contro l’altro qualificato al ballottaggio, il candidato di Ensemble!, Clément Beaune

"La macronia è nel panico”, dice Caroline Mécary, candidata della Nupes, la coalizione delle sinistre progressiste, nella Settima circoscrizione di Parigi. Domenica si terrà  il secondo turno delle legislative francesi e la candidata di Jean-Luc Mélenchon, leader giacobino alla guida della Nupes, è sicura di fare il colpaccio contro l’altro qualificato al ballottaggio, il candidato di Ensemble!, Clément Beaune, ministro per gli Affari europei. Al primo turno, a sorpresa, Mécary ha preso il 41,4 per cento dei suffragi in questa zona dell’est parigino, staccando “Monsieur Europe” dell’esecutivo di quasi sei punti (35,8). “Beaune ha iniziato a fare campagna domenica, quando si è reso conto dello scarto che ci separa. Noi siamo sul campo da mesi”, afferma la candidata della Nupes.
 

Con Beaune, rischiano grosso altri due macronisti storici: Amélie de Montchalin, 36 anni, attuale ministra della Pianificazione ecologica, candidata nell’Essonne, e il suo collega alla Funzione pubblica, Stanislas Guerini, presidente di Renaissance e candidato a Parigi. La loro sconfitta sarebbe dolorosa per l’inquilino dell’Eliseo perché Beaune, De Montchalin e Guerini sono tre simboli del macronismo, tre volti della révolution generazionale e culturale avviata nel 2017, e perché Macron ha deciso che i ministri candidati, in caso di mancata elezione all’Assemblea nazionale, dovranno dimettersi. Per il presidente francese, tuttavia, il rischio più grande è quello di non ottenere la maggioranza assoluta, fissata a 289 deputati, e dunque di dover scendere a patti con le forze di opposizione dell’emiciclo per scongiurare il pericolo dell’immobilismo e di una Camera bassa ingovernabile. Il settimanale Point, martedì, ha dato notizia di un incontro discreto tra Macron e il presidente del Senato in quota Républicains Gérard Larcher. Il partito gollista, con i suoi 50-65 deputati potenziali, potrebbe essere fondamentale per far passare le riforme che Macron ha in programma, a partire da quella delle pensioni.

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