editoriali
L'Italygate al Congresso riporta a galla teorie spaventose e l'ex grillina Cunial
Complotto da ridere, se non facesse paura. Durante le audizioni per l'assalto al Congresso americano del sei gennaio è stato confermato che Trump fece indagare sui satelliti manipolati dall'Italia per svantaggiarlo nelle elezioni
A volte guardiamo al complottismo come a un fenomeno antropologico da studiare, quasi divertiti e con distacco. Ma le conseguenze di certe dinamiche, una volta innescate, sono imprevedibili e pericolose, e dovremmo sempre tenerlo a mente. L’internazionale populista, che ha sfruttato e appoggiato i gruppi complottisti, di recente ha iniziato a disfarsi e a sgretolarsi di fronte alla realtà, ma è proprio questo il momento in cui si dovrebbe riflettere sulla dinamica, su quel che sarebbe potuto accadere, e su quel che in effetti è accaduto. Lo abbiamo visto durante la pandemia, quanti danni hanno fatto i leader politici che si lasciavano convincere da certe tesi antiscientifiche. Lo stiamo vedendo adesso, in America, dove è finita la prima parte delle audizioni pubbliche della commissione d’inchiesta della Camera, quella che da più di un anno sta indagando sull’attacco al Congresso del 6 gennaio 2021. L’ex presidente Donald Trump si sarebbe attaccato a qualunque teoria pur di dimostrare, in qualche modo, che le elezioni gli erano state rubate nonostante tutto. E’ così che entrò in gioco – ad altissimi livelli – la teoria del complotto nota come “Italygate”, che circolava molto tra i membri di QAnon.
Secondo questa teoria, le persone che lavoravano per gli appaltatori della Difesa italiani, in coordinamento con alti funzionari della Cia, avevano utilizzato i satelliti militari per spostare i voti da Trump a Joe Biden. Nelle audizioni di ieri Richard Donoghue, allora viceprocuratore generale americano, dice di aver ricevuto un video sull’Italygate che era “pura follia”. Nonostante questo, l’ex segretario alla Difesa Christopher Miller chiede di investigare agli agenti sul campo, in Italia. Sarà Sara Cunial, ex Movimento cinque stelle, sostenitrice di tutte le teorie del complotto possibili, compresa l’Italygate, a guidare due agenti americani nel carcere “Antonio Caputo” di Salerno per incontrare un uomo accusato di aver manipolato i satelliti. Ci sarebbe da ridere, se la verità che sta uscendo da quelle audizioni non fosse spaventosa.