Residenti di Sloviansk pompano acqua da un pozzo pubblico il 9 giugno 2022 (Foto di Scott Olson/Getty Images) 

editoriali

Il furto dell'acqua. Eccolo il Donbas “liberato”, dove la Russia colpisce le infrastrutture idriche

Redazione

Secondo un' inchiesta di Bellingcat, i russi dicono di colpire strutture militari ma attaccano impianti vitali. La maggior parte di Luhansk e Donetsk è tagliata fuori dai servizi essenziali come acqua, luce e fognature. La "liberazione" ha portato solo distruzione e povertà

Oltre alla crisi del grano, c’è un’altra crisi che sta diventando sempre più seria ed è stata generata dalla guerra russa contro l’Ucraina: riguarda l’acqua. Il conflitto sta mettendo a repentaglio le infrastrutture idriche dell’Ucraina orientale, già indebolite dagli otto anni di guerra precedente tra i separatisti filorussi aiutati da Mosca e le truppe regolari di Kyiv. Il sito di inchiesta Bellingcat ha messo a confronto gli annunci dei bombardamenti fatti da organi di stampa del Cremlino e le immagini satellitari degli stessi e ha rilevato che la situazione dell’acqua nel Donbas è sempre più compromessa: i russi annunciavano di colpire strutture militari e invece attaccavano impianti vitali.

 

Le infrastrutture idriche del Donbas, che erano spesso condivise da filorussi e ucraini, erano in stato di abbandono e necessitavano di una massiccia revisione prima dell’invasione, che ha esacerbato la situazione umanitaria nella regione. I mesi di bombardamenti hanno danneggiato il sistema di canali e di condutture, nell’area manca anche l’elettricità, senza la quale il sistema idrico non può funzionare,  di conseguenza, la maggior parte di Luhansk e Donetsk è tagliata fuori dai servizi essenziali come acqua, luce e fognature. Ripristinare la rete idrica richiede il ripristino della rete elettrica e lo sminamento, due condizioni che sarà impossibile soddisfare in guerra e di cui Mosca non sembra interessarsi.

 

Bellingcat ha rilevato che alcuni bombardamenti hanno colpito impianti di acqua, come per esempio quello di Popasna che pompa l’acqua dal fiume Seversky Donets verso il nord. L’occupazione e la guerra della Russia stanno creando tutte le condizioni per una catastrofe umanitaria grave, la popolazione rimasta nel Donbas e che non ha la possibilità di fuggire si ritrova a fronteggiare la mancanza di beni essenziali andando incontro anche al rischio di epidemie. L’operazione di liberazione, così come la Russia chiama la guerra nel Donbas, ha portato soltanto distruzione e povertà: ha liberato il Donbas dai requisiti minimi di sopravvivenza. 

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