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Il Pakistan sott'acqua e vicino al default: il Fmi approva aiuti per 7 miliardi
Le piogge monsoniche hanno inondato il paese già sull'orlo del fallimento economico. Il Fondo monetario internazionale pronto a erogare la prima tranche del piano di salvataggio
Foto di Arshad Arbab, via Epa, via Ansa
Foto di Bilawal Arbab, via Epa, via Ansa
Foto di Waqar Hussain, via Epa, via Ansa
Foto di Nadeem Khawar, via Epa, via Ansa
Foto di Bilawal Arbab, via Epa, via Ansa
Foto di Rehan Khan, via Epa, via Ansa
Foto di Rehan Khan, via Epa, via Ansa
Foto di Bilawal Arbab, via Epa, via Ansa
Foto di Bilawal Arbab, via Epa, via Ansa
Foto di Zahid Hussain, via AP, via LaPresse
Foto di Bilawal Arbab, via Epa, via Ansa
Foto di Bilawal Arbab, via Epa, via Ansa
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Foto di Nadeem Khawar, via Epa, via Ansa
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Foto di Fareed Khan, via AP, via LaPresse
Un terzo del Pakistan rischia di venire sommerso dall'acqua, mentre il 75 per cento della provincia del Belucistan è già inondata. Sono le conseguenze delle violentissime piogge monsoniche che stanno piegando il paese, per le quali si stimano già 10 miliardi di danni. Il numero più drammatico riguarda però la conta delle persone uccise: secondo la National disaster management authority da giugno ne sono morte 1.136. Il presidente Shehbaz Sharif ha detto che si tratta di un fenomeno "senza precedenti negli ultimi 30 anni" e nelle ultime 24 ore hanno perso la vita 75 persone.
Per sostenere il paese in questa situazione, il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha approvato un pacchetto da 7 miliardi di dollari. La prima tornata, che ammonta a 1,1 miliardi sta per essere erogata. L'economia del Pakistan era già in ginocchio prima di questi eventi, tanto che il presidente si era già mosso introducendo misure molto rigide per risollevarla. Il forte aumento - fino al 45 per cento in più - del prezzo del carburante, nonché il rialzo di quello del cibo, potrebbero risultare pericolosi e provocare reazioni nel paese che conta 220 milioni di cittadini. Sarà quindi importante affrontare gli squilibri interni, dal momento che le inondazioni hanno già distrutto i raccolti di riso e cotone e colpito in totale 30 milioni di persone.