editoriali
I giorni contati del social di Trump
Truth, la casa delle bugie trumpiane, non spopola e Google gli sbarra la strada
Google sbarra la strada a Truth Social. Il social network di Donald Trump, lanciato sei mesi fa dopo un lungo silenzio imposto all’ex presidente dalle altre piattaforme, fatica a trovare nuovi utenti – e a mantenere attivi quelli che ha. Inoltre, questa settimana, è stato bandito dal Play Store, l’equivalente dell’App Store del sistema operativo Android, che anima circa il 70 per cento dei dispositivi mobile al mondo. Il motivo non è così diverso da quello che ha portato al “deplatforming” di Trump (la sua cacciata da Twitter, Facebook e praticamente ogni altro social): le minacce e l’incitamento alla violenza.
Che nel caso di Trump si tramutano in eversione, come ha dimostrato lui stesso negli ultimi giorni, pubblicando o condividendo (su Truth Social il retweet si chiama “Re-Truth”) messaggi cospiratori sull’Fbi, il Covid-19, l’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021, le elezioni vinte da Joe Biden (che a detta dei trumpiani furono però rubate). Insomma, il solito repertorio che viene ripetuto dai suoi sostenitori sui social network. Ed è proprio la totale mancanza di moderazione e attenzione nei confronti dei temi circolanti sulla piattaforma la motivazione ufficiale del blocco deciso da Google Play, che ha ricordato: “Avere sistemi efficaci per la moderazione dei contenuti generati dagli utenti è una condizione dei nostri termini di servizio”.
Peccato che Truth Social sia nato proprio per consentire a Trump e ai suoi accoliti di spargere bugie e teorie balzane in santa pace. Spesso, poi, i folli messaggi dell’ex presidente vengono ripubblicati sotto forma di screenshot su Twitter dai suoi sostenitori (e qualche giornalista), in un riciclo di post con cui Trump riesce – a tratti – a circumnavigare il deplatforming che l’ha confinato a un social tascabile, personale e sempre più marginale. Nella speranza che Apple non ci ripensi, togliendo l’app anche dal suo Apple Store. A quel punto sarebbe davvero la fine per Truth Social.
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