Kim Jong Un e Vladimir Putin (Ansa) 

Editoriale

Da Putin a Kim Jong Un. La minaccia nucleare è contagiosa

Redazione

Pyongyang che testa i missili tattici è un risvolto delle intimidazioni del Cremlino

I recenti test missilistici nordcoreani non erano semplici provocazioni, ma una vera esercitazione per l’uso di armi tattiche nucleari contro obiettivi americani e sudcoreani. L’ha fatto sapere il regime di Pyongyang in un comunicato pubblicato in occasione del 77esimo anniversario dalla fondazione del Partito dei lavoratori di Corea. La notizia, che segue un’intensificazione inedita dei test missilistici – compreso un missile balistico a medio raggio che ha sorvolato il Giappone, lunedì scorso – è molto importante per due motivi. Prima di tutto ci ricorda che la minaccia nordcoreana è lì per restare: poco è cambiato dopo il tentativo di negoziazione e dialogo lanciato dall’ex presidente sudcoreano Moon Jae-in e dopo i maldestri e confusi tentativi di Donald Trump. Il dittatore Kim Jong Un continua a essere protetto dai suoi due vicini più importanti, Russia e Cina, e l’altro ieri il ministero degli Esteri di Pechino ha fatto sapere che è l’America a dover mettere Pyongyang nelle condizioni di sedersi al tavolo dei negoziati, non il contrario. Un rovesciamento completo delle responsabilità della crisi.

 

Ma c’è anche un altro punto, ben più inquietante. È la prima volta che la Corea del nord fa sapere di avere dei piani per usare sul campo armi tattiche nucleari contro Corea del sud e America – i due nemici più importanti, quelli della guerra di Corea del 1950-53. È importante sottolineare che la retorica nucleare nordcoreana riaffiora proprio nel momento in cui dall’altra parte del mondo, in Europa, Vladimir Putin usa la minaccia nucleare per tentare di fermare la controffensiva ucraina e di dividere la coalizione occidentale. La Russia sta cercando di far passare il messaggio che la minaccia più terrificante, quella dell’“Armageddon nucleare” evocato da Biden, funziona, e adesso il pericolo è quello dell’emulazione. La Corea del nord, tra i paesi del gruppo dei non allineati, è quello ad avere testate e tecnologia per aumentare la minaccia, ed è il primo a provarci.

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