Editoriali
Macron, youtuber anticatastrofista
Il video del presidente francese sull’ambiente, senza cedere all’apocalisse
Alla vigilia della sua partenza per Bali, dove è in corso il primo G20 da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, domenica ha indossato i panni dello youtuber per difendere il suo bilancio in materia di ecologia e rigettare i discorsi apocalittici. Lo ha fatto rispondendo a una serie di domande selezionate fra le 28 mila giunte all’Eliseo in questi giorni, in seguito a un suo appello lanciato la scorsa settimana sullo sfondo della Cop27 in Egitto. “Non aspettiamo la catastrofe, abbiamo iniziato ad agire”, ha detto Macron in risposta a un utente che, come molti militanti ecologisti radicali, giudicano il suo operato sull’ambiente troppo timido.
Il presidente francese ha ricordato ai suoi concittadini il grande piano di sobrietà energetica appena approvato e che “la pianificazione ecologica, declinata settore per settore”, permetterà nei prossimi mesi di “mettere più soldi” e “fare più riforme” sui dossier ambientali. Sul sito dell’Eliseo c’è un’intera pagina consacrata all’ecologia come “battaglia del secolo”, con le misure già applicate e i programmi di transizione ecologica a medio e lungo termine sia a livello francese che a livello di Ue.
Nei dodici minuti di video su YouTube, un format che ha già utilizzato in passato per intercettare più facilmente il pubblico giovane, Macron ha sottolineato anche i piccoli sforzi fatti tra le mura del palazzo presidenziale per lottare contro l’inquinamento: “Prima venivano utilizzate ogni anno 392 mila bottiglie di acqua in plastica. Oggi nessuna”. A un utente che gli ha chiesto di citare “una misura vera, forte, determinante, che non sia solo comunicazione”, Macron ha ricordato i “22 mila chilometri di piste ciclabili, l’equivalente di sei Tour de France”, ma anche gli immobili rinnovati dal punto di vista termico, “più di un milione”. “Così facendo, abbiamo cancellato l’equivalente delle emissioni annuali della città di Lione”, ha precisato. Altro che “inazione climatica”.