Editoriali
J. K. Rowling ha aiutato cento avvocatesse afghane a mettersi in salvo dai talebani
Dell’operazione si è saputo soltanto la settimana scorsa: tutto è partito da una telefonata della baronessa Kennedy, direttrice dell’Institute of Human Rights. Furono soccorse più di 500 persone
Due donne si sono capite al volo, hanno compreso l’urgenza, si sono dette: dobbiamo aiutare queste altre donne subito, e le hanno salvate: un centinaio, con le loro famiglie e con altre persone. Era l’estate del 2021, l’America aveva iniziato il suo caotico ritiro dall’Afghanistan, i talebani erano arrivati in un lampo a Kabul e la baronessa Kennedy, direttrice dell’Institute of Human Rights dell’International Bar Association che a inizio secolo si era spesa moltissimo perché avvocatesse e giudici entrassero nel sistema giudiziario afghano dopo la caduta del regime talebano, ha telefonato a J. K. Rowling dicendole che bisognava salvare tutte quelle donne che a quel punto erano in cima alla lista degli obiettivi dei talebani. Si mossero in fretta, coinvolsero altre persone, in particolare l’imprenditore e filantropo Michael Hintze: “È un momento Schindler’s list”, disse la baronessa. Trovarono i soldi e tre aerei per l’evacuazione rapida, e 500 persone furono messe in salvo, tra loro 103 erano avvocatesse e giudici.
Dell’operazione di salvataggio si è saputo soltanto la settimana scorsa quando, alla Camera dei Lord, David Alton ha detto che grazie all’aiuto “spontaneo, generoso e sostanziale” della scrittrice, del filantropo e di altre persone erano state “salvate molte vite”. La baronessa Kennedy ha raccontato che in quell’agosto disgraziato “incominciai a ricevere telefonate disperate da donne nascoste negli scantinati” e così cercò qualcuno che potesse aiutarla: “J. K. Rowling disse solo: ‘Voglio aiutare queste donne’”. Quando si è saputo di questo aiuto salvifico, molti hanno sottolineato quanto efficace e determinata sia la Rowling nel salvare le donne e nel difendere i loro diritti dove più sono messi in discussione – oggi in Afghanistan possono soltanto stare chiuse in casa, altrimenti rischiano di essere uccise. Altri, incistati nel loro disprezzo per la Rowling “transfoba”, hanno detto: cerca solo visibilità. Lei e la sua fama planetaria intanto salvano le donne, senza dirlo a nessuno.