(foto Ap)

Putin vede il capo della diplomazia cinese Wang Yi. Poi il discorso allo stadio Luzhniki

Redazione

L'emissario del governo di Pechino è arrivato ieri a Mosca per proporre un piano di pace. Il presidente russo ha detto di aspettarsi una visita di Xi Jinping

Il capo della diplomazia cinese Wang Yi è a Mosca per discutere del piano di pace in più punti proposto da Pechino per porre fine alla guerra in Ucraina. Wang è arrivato ieri in Russia, e questa mattina ha avuto un incontro con Vladimir Putin al Cremlino. Il presidente russo ha accolto l'alto diplomatico cinese dicendo che le relazioni tra Russia e Cina si stanno sviluppando bene. E sottolineando di aspettarsi una visita ufficiale del presidente Xi Jinping, in un quadro internazionale che lo stesso Putin ha descritto come "complesso". Wang Yi, in un breve intervento ripreso dalle tv, ha detto che "le relazioni tra Russia e Cina non cederanno alle pressioni da parte di altri paesi". E che Pechino è "pronta a rafforzare la propria partnership con Mosca nell'interesse dei due paesi e del mondo intero".

Wang nella giornata di martedì ha incontrato il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov, nelle stesse ore in cui Putin teneva un discorso all'Assemblea federale. Al termine del vertice aveva detto che le relazioni tra Cina e Russia "sono solide come una roccia. Resisteranno a qualsiasi prova". Già nelle scorse settimane Yi aveva intrattenuto un tour nelle capitali europee che lo aveva portato a colloquio, tra gli altri, con il presidente francese Emmanuel Macron e il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L'ex ministro degli Esteri di Pechino aveva anche partecipato alla conferenza di Monaco. Proprio in quell'occasione annunciò di voler presentare un piano di pace per far cessare il conflitto in Ucraina.

Putin ha poi partecipato al concerto organizzato presso lo stadio Luzhniki di Mosca per festeggiare il Giorno dei difensori della patria, che cade domani. È lo stesso stadio in cui il 18 marzo 2022 si era festeggiato l'anniversario dell'annessione della Crimea. Ha parlato per pochi minuti prima dell'inizio dell'evento, dicendo che "in questo momento c'è una battaglia che riguarda i nostri confini storici, il nostro popolo". 

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