Editoriali
Gli affari con la Cina sono un'illusione: la sfiducia del business è ai massimi livelli
Il mercato cinese non è più sicuro e attrativo: lo dicono gli stessi investitori in un sondaggio della Camera di commercio europea a Pechino. Qualche numero e una lezione
La Camera di commercio europea in Cina ha pubblicato il sondaggio, ogni anno molto atteso da osservatori e investitori, sulla fiducia nei confronti della seconda economia da parte del mondo del business che ci lavora abitualmente. Il dato più importante è anche il più alto mai registrato in vent’anni: il 64 per cento degli intervistati ha riferito che fare affari in Cina è più difficile rispetto all’anno precedente, e sempre più aziende stanno “rivalutando quante uova hanno nel loro paniere cinese”. Solo il 55 per cento degli intervistati, la cifra più bassa mai registrata, considera il mercato cinese come una delle prime tre destinazioni per gli investimenti futuri, con un calo di 13 punti percentuali su base annua. “Inoltre, più della metà degli intervistati (il 53 per cento, in aumento del 15 per cento rispetto allo scorso anno) non ha in programma di espandere le proprie attività in Cina nel 2023”.
Qual è il problema? Non c’è solo il rallentamento dell’economia cinese a rendere meno attrattivo il paese, ma anche la chiusura del mercato alle aziende straniere, le regole sulla sicurezza nazionali sempre più stringenti, impegnative e imprevedibili. Quasi 6 intervistati su 10 riferiscono che l’ambiente commerciale in Cina è sempre più politicizzato. “Anche le conseguenze dell’invasione russa dell’Ucraina hanno cambiato la visione del mercato cinese, costringendo le aziende a considerare seriamente se e come potrebbero essere colpite in caso di escalation delle tensioni nello Stretto di Taiwan”, si legge nel rapporto.
La Cina è in crisi, e lo è a causa del nazionalismo e dell’autoritarismo imposti dalla leadership di Xi Jinping. Questa crisi però potrebbe essere un’opportunità per le aziende occidentali: al di là delle regole di cui tutti i paesi si stanno dotando (anche la stessa Ue) per mettere in sicurezza il mercato dalla politicizzazione cinese, è forse arrivato il momento di ascoltare gli investitori e cambiare definitivamente i rapporti di potere con la Cina. Che il mercato cinese sia ancora sicuro e attrattivo è un’illusione.
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