Il dialogo
Meloni vola a Washington. Cosa c'è sul tavolo nell'incontro di domani con Biden
La premier alla Casa Bianca incontra il presidente degli Stati Uniti. Le politiche europee e l'atlantismo, la difesa dell'Ucraina e il dossier cinese, con l'ipotesi di uscire dalla Nuova Via della Seta
Meloni vola a Washington, alla vigilia della sua prima, attesissima, visita ufficiale alla Casa Bianca. Il 27 luglio infatti la premier sarà ospite del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. L'invito mostra plasticamente la forte linea di credito aperta verso l’Italia da parte di Washington. Una vicinanza che va oltre gli schieramenti politici, opposti, di Biden e Meloni ma che si è venuta a formare nell'ultimo periodo su temi contingenti, dalla difesa dell'Ucraina all'atlantismo, fino all'allontanamento di FdI dalle posizioni più estremiste espresse in passato. "C’è una visione comune tra Italia e Stati Uniti: sono il nostro principale alleato nel mondo", aveva detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a metà giugno, a seguito dell’incontro “preparatorio” con il segretario di Stato Antony Blinken. E aveva parlato, appunto di "una solidarietà strategica". C'è poi sul tavolo anche il dossier Cina. Il governo italiano deve decidere entro la fine dell’anno se rinnovare o cancellare l’accordo sulla Nuova Via della Seta, siglato con il memorandum d’intesa nel 2019. E oggi il Global Times lancia un messaggio chiarissimo: "La decisione italiana sulla Belt and Road Initiative dovrebbe essere presa senza influenza americana". Pechino, tuttavia, resta un partner commerciale da non perdere per il sistema Italia.
Biden e Meloni sono in sintonia, complice anche il feeling Nato tra la presidente del Consiglio e Joe Biden che aveva portato, a maggio, la nomina, prettamente politica, di Jack Markell come nuovo ambasciatore a Roma con l'obiettivo di rinsaldare i legami con l'Italia
Un altro fattore che ha sicuramente giocato una parte importante nella relazione con gli Stati Uniti è il possibile addio dell'Italia alla Via della Seta. Il comportamento ambiguo rispetto a questo e altri dossier tiene in allerta Washington
Cordate boicottate (Ita e Priolo), investimenti a rischio (Intel e Tim), ombre cinesi su partite delicate (Electrolux). Perché la diplomazia americana guarda con sospetto le manovre economiche della premier atlantista
E poi c'è un altro punto che stride nei rapporti tra Roma e Washington: l'inflation reduction act americano