editoriali
Morawiecki cerca la rissa in Europa
Il PiS per vincere in Polonia attacca Weber. Brutto inizio per i sogni tra i Conservatori e il Partito popolare europeo
Le elezioni polacche si terranno il 15 ottobre, e il risultato potrebbe cambiare molte cose per la Polonia, per l’Unione europea e anche per l’Ucraina. Il premier Mateusz Morawiecki, il giorno stesso in cui il presidente annunciava la data del voto, ha scritto una lettera a Manfred Weber, presidente del Partito popolare europeo, di cui fa parte il maggior partito di opposizione, la Piattaforma civica. Weber aveva espresso le sue preoccupazioni per la salute dello stato di diritto in Polonia e con toni di sfida, Morawiecki lo ha invitato con una lettera in cui lo accusa di ingerenza, diffamazioni e altre nefandezze a presentarsi in Polonia il 2 ottobre per un confronto. Weber non andrà, i suoi collaboratori hanno detto che non si intrometterà in una questione interna, ma è già stato prescelto come uno dei bersagli della campagna elettorale del partito di governo polacco, il PiS, che questa tecnica di attaccare i leader europei l’ha appresa dal premier ungherese Viktor Orbán.
Le elezioni polacche sono importanti anche per le future elezioni europee, che si terranno nel 2024, in cui si vagheggia di una possibile alleanza inedita tra il Ppe e Ecr, partito di cui fanno parte i nutriti PiS e di Fratelli d’Italia nel Parlamento europeo. A Giorgia Meloni l’idea di un nuovo asse di alleanze non dispiace, ma è complesso proprio perché nel Ppe e in Ecr ci sono il Po da una parte e il PiS dall’altra ed è difficile che accettino di allearsi soprattutto dpoo una campagna elettorale molto avvelenata. Anche a Weber l’idea non dispiaceva, ma le sparate di Morawiecki complicano le cose. Una nuova analisi elettorale di Politico, inoltre, ha rilevato che questa alleanza potrebbe anche essere anche insensata, perché non avrebbe i numeri di seggi necessari e al Ppe, nonostante i partiti di ultradestra prenderanno qualche voto in più rispetto alle elezioni del 2019, conviene l’alleanza di sempre con i socialisti di S&D e con Renew Europe, che assicura più seggi rispetto all’altra tutta da sperimentare e dagli inizi litigiosi con Ecr e un molto indeciso Renew Europe.