editoriali
C'è un giudice nel Regno Unito. Condannata l'infermiera Lucy Letby
La 33enne è stata riconosciuta colpevole di sette assassinii e altrettanti tentati omicidi. Un torto è stato riparato. Ora c’è da aggiustare la nostra coscienza
Sette assassinii e altrettanti tentati omicidi di bambini nati prematuri. Ieri l’infermiera inglese Lucy Letby è stata riconosciuta colpevole. Arrestata nel 2018, la 33enne operava con metodi diversi: un’iniezione d’aria, insulina, latte avvelenato, diaframma spezzato. Pascale Jones, avvocatessa della pubblica accusa, ha detto: “Le erano stati affidati i neonati più vulnerabili”. C’è un giudice dunque nel Regno Unito in un caso che ha angosciato l’opinione pubblica. Ma siamo sicuri che abbiamo la coscienza apposto? In America quanta fatica per il “Born-Alive Abortion Survivors Protection Act”, la proposta di legge che chiedeva che fosse garantita assistenza medica ai neonati venuti al mondo vivi dopo un aborto. Nulla che intaccasse i famosi diritti riproduttivi delle donne, ma un riconoscimento di quanto stabilito (sotto George W. Bush) dal “Born-Alive Infant Protection Act”, che definì il nato vivo dopo un tentativo di aborto indotto come una “persona”, e gli riconosceva tutti i diritti.
La legge americana però non prevede sanzioni per il personale che, di fronte a un bambino uscito vivo dal grembo perché abortito, non presta cure mediche. Per non parlare della proliferazione di leggi eutanasiche, anche pediatriche, o la decina di casi di bambini disabili che per ordine dei giudici inglesi sono stati privati delle cure delle famiglie e della medicina (Alfie, Charlie, Isaiah, Pippa, Alta e Archie). E il Royal College of Obstetricians and Gynaecologists non ha chiesto l’eutanasia di bambini malati? Lucy Letby ha ucciso in un ospedale di Liverpool. Ma il “Liverpool Care Pathway” (Lcp) – il protocollo seguito negli ospedali britannici che indica come i medici devono accompagnare alla morte i malati in fin di vita – non si è scoperto essere applicato anche ai bambini che nascono con disabilità? Come ha scritto Douglas Murray, “il concetto di santità della vita è una nozione giudaico-cristiana che potrebbe non sopravvivere alla civiltà giudaico-cristiana”. L’infermiera assassina è stata condannata. Un torto spaventoso è stato riparato. Ora c’è da aggiustare la nostra coscienza.
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