Editoriali
Trump punta su Carlson. L'ex presidente potrebbe non andare al dibattito per le primarie
Il tycoon invece di una discussione con gli altri candidati avrebbe in mente un'intervista con il suo sostenitore ed ex conduttore di Fox News
Donald Trump sta pensando di non partecipare al primo dibattito per le primarie del Partito repubblicano che si terrà mercoledì e sarà ospitato da Fox News. Ne ha parlato con i suoi collaboratori e assistenti e sul suo social Truth aveva anche scritto che dopotutto i suoi elettori sanno già cosa pensa e non hanno biosgno di sentirglielo dire di nuovo: “La gente conosce il mio disco, uno dei MIGLIORI DI SEMPRE, quindi perché dovrei discutere?”. Per quella sera, però, Trump avrebbe anche un’alternativa, altri programmi. Per evitare il dibattito potrebbe cercare un monologo. Non starà seduto a casa a guardare Ron Desantis, Niki Halley e gli altri accapigliarsi e parlare, probabilmente, anche di lui; se ne andrà da Tucker Carlson, il suo Tucker Carlson, che prima lo sosteneva proprio su Fox News, ma che adesso è stato mandato via dall’emittente, che nel licenziarlo ha cercato anche di ripulirsi da anni di trumpismo e di slogan trumpiani. Anche questa notizia non è stata confermata, ma Trump vuole attirare tutte le attenzioni su di sé e sul giornalista che meglio può fargli da spalla e che per i suoi elettori più fedeli è l’unico che dice la verità, Truth appunto, sull’assalto al Congresso, che secondo Trump non è stato un assalto, sulla vittoria di Biden, che ugualmente secondo Trump non ha vinto ma ha rubato. Se davvero non si presentasse al dibattito sarebbe un affronto al Comitato nazionale repubblicano (Rnc) e anche a Fox News. La presidente della Rnc, Ronna McDaniel, ha esortato Trump a partecipare al dibattito, ma l’ex presidente non pare averle dato ascolto. Più che al partito, Trump guarda ai suoi, alla sua America, e se non si presentasse, lancerebbe un messaggio: non si considera neppure più un repubblicano, nonostante abbia deformato il partito. Preferisce Carlson, i suoi palcoscenici, la sua verità, Truth appunto.
I conservatori inglesi