editoriali
Ridevamo bene. Le rivelazioni di Sarkozy sul Cav. e il 2011 non gli fanno molto onore
L’ex presidente francese, nella sua autobiografia uscita ieri, racconta le fasi cruciali della crisi del 2011 dal suo punto di vista. Con Merkel convocarono Berlusconi a margine del G20 di Cannes per dirgli in faccia: “Il problema dell’Italia sei tu”
Nel 2011 “abbiamo dovuto sacrificare Papandreu e Berlusconi per tentare di contenere lo tsunami… I mercati hanno capito che noi auspicavamo le dimissioni di Berlusconi. E’ stato crudele, ma necessario”. A parlare non è Travaglio, a lui non si addice tanta sincerità, ma l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, che nella sua autobiografia “Le temps des combats”, il tempo delle battaglie, uscita ieri in Francia, racconta le fasi cruciali della crisi del 2011. Dal suo punto di vista. Scrive che quello suo e della cancelliera tedesca Angela Merkel fu un atto di responsabilità. Che entrambi convocarono Silvio Berlusconi a margine del G20 di Cannes – uno dei più complicati e tesi della storia, al centro delle negoziazioni c’era il salvataggio dell’economia greca – per dirgli in faccia: “Il problema dell’Italia sei tu”. Ma il Cav. “cominciò a spiegare che non avevamo capito che non c’erano rischi sui mercati internazionali, perché il debito pubblico italiano era nelle mani degli italiani. Voleva creare altro debito da mettere sulle spalle solo dei suoi compatrioti. Era tutto abbastanza delirante”.
Anche perché, si legge sempre nel resoconto dell’ex presidente, Berlusconi avrebbe fatto pure “qualche battuta delle sue, completamente fuori luogo”. Insomma per Sarkò la situazione era tesissima. Ma si fa un poco fatica a immaginare quale fosse la serietà della situazione, se solo una settimana prima, al Consiglio europeo a Bruxelles del 23 ottobre 2011, ci fu la famosa risatina maligna dell’ex presidente francese in conferenza stampa congiunta con Merkel, in risposta a chi gli chiedeva se Berlusconi avesse dato rassicurazioni sulla stabilità economica dell’Italia. Più che la dimostrazione del sempre asserito “complotto” contro l’Italia, il racconto di Sarkozy mette nero su bianco che l’atteggiamento suo e di Merkel fu scientemente ostile. Come scrisse Giuliano Ferrara, l’uomo politico Berlusconi riuscì a superare la risata di Sarkò. Che invece insiste in un galleggiamento che fa acqua da molte parti. Ora sappiamo anche con la storia.