editoriali
Londra rientra nei programmi Horizon e Copernicus. Quando l'Ue conta
Il governo di Sunak e la Commissione ieri hanno raggiunto un accordo per il rientro nei due progetti dopo la fuoriuscita del Regno Unito dall'Unione europea. Il gran momento della Brexin
Il governo di Rishi Sunak e la Commissione di Ursula von der Leyen ieri hanno raggiunto un accordo che consente al Regno Unito di rientrare nei programmi dell’Ue Horizon e Copernicus dopo la Brexit. Il primo è il più grande programma di ricerca al mondo con un bilancio da oltre 100 miliardi di euro. Il secondo è il sistema satellitare che raccoglie e fornisce dati essenziali su cambiamento climatico, ambiente, disastri naturali e anche sicurezza. L’intesa conferma la svolta pragmatica di Sunak nelle relazioni con l’Ue di fronte ai disastri provocati dalla Brexit. La comunità scientifica britannica era in rivolta per l’impossibilità di ottenere direttamente i finanziamenti di Horizon. I tentativi di Boris Johnson di creare un programma alternativo insieme a paesi come la Svizzera e Israele si sono rivelati fantasiosi come quasi tutte le grandi idee dei Brexiter (Israele ha preferito aderire a Horizon, la Svizzera sta cercando di farlo). Eppure anche con Sunak i negoziati sono durati più del previsto. Il ritorno in Horizon era stato concordato già nel 2020, ma il braccio di ferro di Johnson sull’Irlanda del nord aveva bloccato tutto.
L’accordo sul Windsor Framework di febbraio avrebbe dovuto portare a una svolta rapida. Invece Sunak si è intestardito a chiedere un “rebate” (sconto) sul contributo finanziario. La cultura che ha portato alla Brexit è dura a morire. E i risultati sono sempre gli stessi. Londra pagherà ogni anno 2,6 miliardi di euro per partecipare a Horizon e Copernicus. Un nuovo “rebate” non c’è: come previsto già nel 2020, se al Regno Unito arriverà il 16 per cento in più o in meno di quanto versato all’Ue, ci sarà un meccanismo di aggiustamento del contributo dell’anno successivo. L’accordo sblocca “opportunità di ricerca senza precedenti”, ha detto Sunak. In realtà, sono le stesse opportunità di prima della Brexit. Ma è comunque positivo che, avendo scoperto che nella ricerca l’unione fa la forza, il Regno Unito faccia un altro passo nella lunga strada della Brexin.