Editoriali
Starmer incontrerà Macron. La sua svolta riformista si consolida
Il leader del Labour andrà a Parigi e vedrà il premier francese, confermando la volontà di posizionare la sinistra britannica tra i moderati e abbandonando definitivamente l’esperienza fallimentare del radicalismo corbynista
Il leader del Labour britannico, Keir Starmer, sta pianificando una visita a Parigi la prossima settimana – scrive Politico Europe – per incontrare il presidente francese, Emmanuel Macron. L’incontro dovrebbe tenersi lunedì o martedì, prima della visita di stato in Francia di re Carlo. Non è la prima volta che un leader dell’opposizione britannico incontri un capo di stato, anche se non è affatto frequente: era accaduto con David Cameron e Barack Obama nella residenza dell’ambasciatore americano a Londra nel 2009 (Cameron non era ancora premier, Obama era già presidente) ed era accaduto negli anni ’90, quando Tony Blair aveva costruito una “relazione speciale” con Bill Clinton prima di vincere le elezioni del 1997 – un sodalizio che ha cambiato il Dna della sinistra occidentale per molti anni.
Il fatto che oggi Starmer scelga come suo interlocutore – e sia ricambiato – il presidente francese, che è il simbolo del riformismo dell’ultimo decennio, conferma la volontà del leader laburista di posizionare la sinistra britannica tra i moderati, lasciandosi alle spalle l’esperienza fallimentare del radicalismo corbynista. I segnali sono corposi: Starmer ha fatto la scorsa settimana un rimpasto del suo governo ombra all’insegna del centrismo blairiano e ha deciso di invertire la politica sulle tasse del Labour – niente patrimoniale e niente tasse sui redditi più elevati – mettendo l’accento sulla necessità di stimolare la crescita.
E’ una rivoluzione che ha già scatenato la reazione dell’ala corbyniana del partito – quel che ne resta – e l’incontro con Macron non farà certo da calmante. Ma la visita parigina indispettisce anche i conservatori e in particolare il premier, Rishi Sunak, che ha recuperato il rapporto con Parigi dopo anni di liti a causa della Brexit. Un collaboratore di Macron ha detto a Politico che Sunak era già stato informato: “E’ logico incontrare i diversi leader europei”, avrebbe detto Macron al premier. Lo è, soprattutto se questo leader ha una ventina di punti di distacco nei sondaggi e una visione nuova da offrire ai suoi elettori.