tensioni internazionali
Perché la crisi tra Canada e India è un guaio
L’accusa di Trudeau nei confronti dell'intelligence indiana di essere direttamente coinvolta nell’uccisione di “un cittadino canadese su suolo canadese” fa tremare l’unità occidentale nell’Indo-Pacifico
L’India ha formalmente interrotto il rilascio di visti a cittadini canadesi e ha chiesto alla locale ambasciata canadese di ridurre lo staff perché sia pari a quello della rappresentanza indiana in Canada. Evidenzia inoltre il fatto che Trudeau e i suoi non hanno mai condiviso non soltanto prove ma nemmeno informazioni sull’omicidio di Hardeep Singh Nijjar, nonostante l’India avesse più di una volta fornito al governo canadese tutte le informazioni sulle attività criminali dell’uomo in questione. E chiede al Canada di garantire la sicurezza dei cittadini indiani sul territorio, attaccati e di nuovo bersagli dei dei cittadini canadesi Khalistani.
Intanto il primo ministro canadese Justin Trudeau, tre giorni dopo aver accusato l’India di essere “probabilmente in qualche modo connessa” all’omicidio di Nijjar (che secondo l’Interpol era un killer prezzolato e trafficante di droga), non ha presentato nessuna prova concreta delle pesantissime accuse rivolte in modo quantomeno irrituale nei confronti di una nazione amica, ma sta provocando più di un mal di testa ai paesi alleati. Che non hanno, da parte loro, alcuna intenzione di guastare i rapporti diplomatici con una potenza emergente da sfruttare anche per contenere l’espansione dell’influenza cinese nel cosiddetto sud globale.
E pure l’India (e l’Italia se n’è accorta ai tempi dei Marò) non cede facilmente sulle questioni di principio, e detto brutalmente, nessuno in questa fase ha intenzione di inimicarsi Delhi per una faccenda considerata ufficialmente un affare bilaterale, e potenzialmente esplosiva perché riguarda il fragile confine tra estremismo religioso e rivendicazioni autonomiste. Il rischio adesso è che anche per America, Australia e Regno Unito, alleate e partner dei due paesi, si apra una fase critica nei rapporti con Canada e India, in un’escalation diplomatica che potrebbe minare l’unità dell’occidente nell’Indo-Pacifico.
l'editoriale dell'elefantino