◉ I PRINCIPALI FATTI DI OGGI
Per Blinken non ci sono le condizioni per un cessate il fuoco e detta le condizioni per la pace
Nel documento finale il G7 condanna Hamas: si lavora per il ritorno a un processo di pace. È iniziata la prima pausa umanitaria di quattro ore a Gaza City. L'Italia manderà la prima nave-ospedale davanti alle acque di Gaza. L'esercito israeliano ha ucciso il responsabile della produzione di armi di Hamas
L'Italia manderà la prima nave-ospedale davanti alle acque di Gaza
La nave Vulcano della Marina sta per salpare da Civitavecchia. L’Italia è il primo paese a portare avanti un’iniziativa simile per assistere i civili, ha detto il miniostro della Difesa Guido Crosetto. Coinvolti tutti gli attori della crisi, compresa Israele.
Le Forze di difesa israeliane: "trovati e distrutti 120 pozzi di tunnel" di Hamas
L'Idf ha affermato di aver trovato e distrutto 130 pozzi di tunnel a Gaza da quando è iniziata l'invasione di terra di Israele. "Le truppe delle Forze di Ingegneria di Combattimento hanno lavorato per liberare le rotte affinché le forze di terra possano manovrare, localizzare e distruggere le risorse di Hamas, compresi tunnel e lanciarazzi", si legge nel comunicato di un portavoce dell'esercito.
Sul Foglio raccontiamo i circa 1.300 tunnel sotto la Striscia di Gaza, estesi in modo tortuoso per cinquecento chilometri: alcuni sono scavati fino a settanta metri di profondità.
È iniziata la prima pausa umanitaria di quattro ore a Gaza City
AGGIORNAMENTO: Il ministero della Difesa israeliano, ha detto che l'esercito "ha esteso il corridoio di evacuazione di un'ora, fino alle 15:00 di oggi (le 14 in Italia), consentendo a molti più abitanti di Gaza di spostarsi a sud per la loro sicurezza".
Per la prima volta, l’esercito israeliano ha annunciato una pausa umanitaria di quattro ore in tre grandi quartieri centrali di Gaza City, per consentire ai residenti di procurarsi acqua e cibo – che tuttavia scarseggiano in città. È quanto sostiene Rushdi Abualouf nel suo reportage per Bbc dal sud di Gaza. Oggi c'è stato il più basso numero di attacchi aerei israeliani dall’inizio della guerra. La fanteria e i tank israeliani controllano la strategica strada costiera a ovest di Gaza City e hanno rafforzato l'assedio intorno alla città.
L’Institute for the Study of War, think tank americano che si occupa di difesa, ha realizzato una mappa interattiva per tenere traccia dell’andamento dell'operazione di terra dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza, iniziata il 31 ottobre 2023.
"Grave escalation": Netanyahu convoca i leader degli insediamenti
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato oggi un incontro urgente con i dirigenti degli insediamenti ebraici in Cisgiordania. "Questo incontro - si legge in un comunicato - rientra nella visita odierna del Gabinetto di guerra nel comando della Regione militare centrale alla luce degli avvertimenti dei responsabili alla sicurezza per la grave escalation in atto nella Giudea-Samaria", cioè in Cisgiordania.
Centinaia nel corridoio umanitario a Gaza. La Sanità di Hamas aggiorna il numero delle vittime
L'esercito israeliano ha diffuso le immagini del passaggio della popolazione palestinese dal nord al sud della Striscia nel corridoio umanitario aperto anche oggi dall'esercito lungo la strada Salah ad Din che taglia Gaza. Dalle immagini si vedono centinaia di persone in cammino e anche in questa occasione, come avvenuto ieri, sono state innalzate dai palestinesi bandiere bianche. Il corridoio umanitario è terminato alle 14 (ora locale). Per Gerusalemme è una dimostrazione di come tanti palestinesi abbiano riposto ai ripetuti appelli dello stato ebraico di abbandonare il nord della Striscia.
Sono almeno 10.569 le persone morte sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso, secondo l'ultimo bilancio del ministero della Sanità, controllato da Hamas. Fra le vittime, 4.324 sarebbero i minori e 2.823 le donne.
Blinken dice che non ci sono le condizioni per un cessate il fuoco e detta le condizioni per la pace
A Tokyo, dopo la riunione dei ministri degli Esteri del G7, il segretario di stato americano Antony Blinken ha parlato di quanto sta accadendo in medio oriente.
Blinken ha detto che "non è possibile tornare indietro al 6 ottobre, prima dei barbari attacchi di Hamas". Ha poi aggiunto però che "tutti noi vogliamo porre fine al conflitto il prima possibile e ridurre al minimo le sofferenze dei civili". Ha allontanato anche l'idea di un cessate il fuoco immediato: "Coloro che lo chiedono hanno l'obbligo di spiegare come affrontare il risultato inaccettabile che probabilmente comporterebbe: Hamas è rimasto sul posto con più di 200 ostaggi e con la capacità e l'intenzione dichiarata di ripetere nuovamente un attacco a Israele".
Il segretario di stato americano ha inoltre indicato quali sono i capisaldi per un accordo di pace: "Nessun trasferimento forzato dei palestinesi da Gaza, né ora né dopo la guerra; Nessun utilizzo di Gaza come piattaforma per terrorismo o attacchi violenti; Nessuna rioccupazione di Gaza dopo la fine del conflitto; Nessun tentativo di bloccare o assediare Gaza; Nessuna riduzione nel territorio di Gaza; Inoltre garantire che nessuna minaccia terroristica possa provenire dalla Cisgiordania”.
Il G7 sostiene "il diritto di Israele a difendersi", ma ritiene inaccettabile l'aumento della violenza dei coloni contro i palestinesi. Sanzioni contro Hamas
Da Tokyo i ministri degli Esteri del G7 hanno trovato un accordo per una dichiarazione congiunta nella quale si sono detti "più uniti che mai nel perseguimento della pace internazionale, della sicurezza, e prosperità". I ministri degli Esteri hanno condannato "inequivocabilmente gli attacchi terroristici di Hamas e altri in tutto Israele iniziati il 7 ottobre 2023, nonché gli attacchi missilistici in corso contro Israele. Sottolineiamo il diritto di Israele a difendere se stesso e il suo popolo in conformità con il diritto internazionale nel tentativo di prevenire che ciò si ripeta. Chiediamo il rilascio immediato di tutti gli ostaggi senza precondizioni". Nella nella dichiarazione congiunta si fa anche riferimento all'"aumento della violenza estremista commessa dai coloni contro i palestinesi è inaccettabile, mina la sicurezza in Cisgiordania e minaccia le prospettive di una pace duratura".
"I membri del G7, insieme ai partner della regione, stanno lavorando intensamente per evitare che il conflitto si inasprisca ulteriormente e si diffonda più ampiamente. Stiamo anche lavorando insieme, anche imponendo sanzioni o altre misure, per negare ad Hamas la capacità di raccogliere e utilizzare fondi per compiere atrocità".
"I membri del G7 sono impegnati a lavorare a stretto contatto con i partner per preparare soluzioni sostenibili a lungo termine per Gaza e il ritorno a un processo di pace più ampio in linea con i parametri concordati a livello internazionale. Sottolineiamo che una soluzione a due stati, che prevede che Israele e uno Stato palestinese vivano fianco a fianco in pace, sicurezza e riconoscimento reciproco, rimane l'unica via verso una pace giusta, duratura e sicura".
L'esercito israeliano ha ucciso Mohsen Abu Zina, uno dei leader di Hamas
Le Forze di difesa Israeliane hanno reso noto di aver ucciso Mohsen Abu Zina, un leader di Hamas. L'uomo era a capo del dipartimento di intelligence e della produzione e gestione delle armi del gruppo terroristico.
L'Idf ha inoltre affermato che continua ad operare "nel profondo della Striscia di Gaza, eliminando i terroristi e dirigendo gli aerei" per attaccare le infrastrutture di Hamas.
Hamas ha denunciato che nel corso dei combattimenti e dei bombardamenti diverse abitazioni della città di Gaza sarebbero state danneggiate e diversi civili sarebbero morti.
Israele ha bombardato il Libano per colpire postazioni di Hezbollah
L'esercito israeliano ha colpito il territorio libanese più volte nelle ultime 24 ore. Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, ha detto che gli aerei da guerra delle Idf hanno colpito più volte obiettivi di Hezbollah il Libano tra cui un "magazzino, posizioni di lancio, infrastrutture e siti in cui si trovano mezzi tecnologici". Ha definito l'operazione israeliana come una risposta al fuoco proveniente dal Libano.
Cosa c'è in gioco