◉ I PRINCIPALI FATTI DI OGGI

Carri armati israeliani nell'ospedale indonesiano nel nord della Striscia di Gaza

Redazione

Continuano gli scontri tra Israele e Hamas a Gaza, ma arrivano anche i primi segnali positivi dalle trattative sugli ostaggi. L'arrivo dell'autunno rende tutto più difficile, col maltempo che rallenta gli aiuti umanitari e peggiora il dramma degli sfollati. Hanno raggiunto l'Egitto 28 bambini nati prematuri all'ospedale al-Shifa

Il rullo del Foglio: tutto quello che è utile sapere – e niente di più – per capire cosa succede dopo l'attacco di Hamas a Israele.


   

L'Idf: "I terroristi hanno aperto il fuoco dall'interno dell'ospedale indonesiano"

"Durante la notte, i terroristi hanno aperto il fuoco dall'interno dell'ospedale indonesiano di Gaza contro le truppe dell'Idf che operavano all'esterno dell'ospedale", hanno affermato in un comunicato le Forze di difesa israeliane. "In risposta, le truppe dell'Idf hanno preso di mira direttamente la fonte specifica del fuoco nemico. Nessun proiettile è stato sparato verso l'ospedale". L'IDF ha anche affermato che, nonostante le difficoltà nel combattere "un'organizzazione terroristica che opera negli ospedali", si è impegnata a rispettare il diritto internazionale e ha adottato "numerose misure per ridurre al minimo i danni ai non combattenti".


  

Ancora a proposito degli ostaggi. Biden: "Accordo vicino"

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto di ritenere vicino un accordo che garantirebbe il rilascio di alcuni ostaggi israeliani nelle mani di Hamas in cambio di una pausa nell'offensiva di Gerusalemme. Alla domanda di un giornalist, Biden ha incrociato le dita e ha risposto "Credo di sì". Ieri il Washington Post ha riferito che l'accordo era imminente e l'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti ha detto che spera che verrà raggiunto "nei prossimi giorni".


     

Sono arrivati in Egitto i 28 bambini nati prematuri evacuati dall'ospedale al Shifa

Ventotto dei trentuno bambini nati prematuri che erano all'ospedale al Shifa sono stati trasferiti dalla struttura ospedaliera di Gaza e hanno raggiunto l'Egitto attraverso il il valico di Rafah. Il dottor Mohamed Salama, capo dell'unità neonatale dell'ospedale al Ahli Emirates a Rafah, ha detto alla BBC che un comitato del ministero della Sanità egiziana prima visiterà i bambini e poi deciderà a quali strutture affidarli.

I 109 malati di cancro che erano stati portati in Egitto dall'ospedale al Shifa verranno trasferiti oggi in Turchia. Un'aereo cargo militare turco è atteso all'aeroporto egiziano di al Arish con a bordo 10 medici che si prenderanno cura dei malati, molti dei quali precedentemente sottoposti a trattamenti oncologici presso l'ospedale turco di Gaza. Il trasferimento dei malati in Turchia è il risultato di un'intesa raggiunta dal governo di Ankara con i ministeri della Salute di Egitto e Israele che ha permesso già la scorsa settimana di portare 26 malati di cancro, tra cui minori accompagnati, presso gli ospedali messi a disposizione dal governo turco.


 

L'attacco all'ospedale indonesiano a Gaza

Carri armati israeliani hanno fatto irruzione nell'ospedale indonesiano nel nord della Striscia di Gaza, già colpito da attacchi aerei israeliani questa mattina. Tre comandanti di Hamas sarebbero stati uccisi, dice Israele, che non ha ancora commentato oltre, ma dice che continua ad attaccare “terroristi” e “infrastrutture terroristiche” nella Striscia. Il ministero della Sanità a Gaza, gestito da Hamas, sostiene invece che nell'attacco aereo israeliano sono morte almeno 12 persone e che ci sono circa 700 civili all'interno dell'ospedale, tra medici e pazienti.

   

Perché attaccare un ospedale?

L’esercito israeliano ha diffuso un filmato che mostra un “tunnel del terrore lungo 55 metri e profondo 10 metri” sotto un altro ospedale, quello di al Shifa, il più grande ospedale di Gaza City, occupato dalle truppe dello stato ebraico nei giorni scorsi. Il filmato "prova chiaramente che numerosi edifici nel complesso dell'ospedale sono utilizzati da Hamas come copertura per attività terroristiche", dice il portavoce militare di Gerusalemme. Hamas tuttavia nega le accuse, così come il personale medico che lavora nella stuttura.

   

    

Cosa sappiamo dell'ospedale indonesiano

L'ospedale è stato costruito dall'organizzazione MER-C, con il finanziamento di donatori indonesiani, e inaugurato nel 2016 con 110 posti letto. Si trova nel nord di Gaza, vicino al campo profughi di Jabalia. Negli ultimi giorni non è chiaro se stesse continuando a funzionare: giovedì, il direttore dell'ospedale ha detto che aveva chiuso e circa 45 pazienti che necessitavano urgentemente di un intervento chirurgico erano stati lasciati nell'area di accoglienza. Ma sabato, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che con al Shifa non più in grado di accogliere pazienti, i feriti e i malati venivano “ora indirizzati all’ospedale indonesiano gravemente sopraffatto e a malapena funzionante”.

Il 5 novembre, l'esercito israeliano ha dichiarato che l'ospedale era "utilizzato da Hamas per nascondere un centro di comando e controllo sotterraneo" e che era stato costruito sopra "infrastrutture terroristiche". Sia il MER-C che il ministero degli Esteri indonesiano hanno negato tali affermazioni. Il capo del MER-C ha detto venerdì che la struttura è in "condizioni disastrose" e che le affermazioni di Israele al riguardo erano state fatte per "giustificare gli attacchi futuri".


 

Le trattative sugli ostaggi 

Anche se continuano gli scontri tra Israele e Hamas a Gaza (oggi l'Idf ha annunciato la morte di altri due soldati. Dall'inizio delle operazione di terra i militari israeliani morti sono 65), arrivano i primi segnali positivi dalle trattative sugli ostaggi, che coinvolgono Stati Uniti e Qatar. L'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti ha detto che c'è speranza che un numero significativo di ostaggi possa essere liberato nei prossimi giorni in cambio di un cessate il fuoco. Secondo il primo ministro del Qatar, gli sforzi per riportare indietro gli ostaggi hanno portato a un punto di incontro. "Ora sono più fiducioso che siamo abbastanza vicini da raggiungere un accordo", ha detto Mohammed bin Abdulrahman al Thani, aggiungendo che rimangono irrisolti solo alcuni dettagli pratici "minori". Anche il responsabile americano per la sicurezza nazionale, Jon Finer, ha detto che i negoziatori sono "più vicini di quanto lo siano stati in qualsiasi momento dall'inizio dei colloqui". Tuttavia, ieri sera, il primo ministro israeliano ha smentito le notizie di un imminente accordo. "Per ora non c'è nessun accordo", ha detto Benjamin Netanyahu.


    

Gli aiuti internazionali

L'arrivo dell'autunno rende tutto più difficile, col maltempo che rischia anche di rallentare gli aiuti umanitari e peggiora il dramma degli sfollati nel sud della Striscia. Secondo l'Onu le forti piogge a Gaza stanno rendendo "invivibile" la vita nei rifugi temporanei. La pioggia a Gaza non è insolita. La "stagione delle piogge" nella regione inizia alla fine di ottobre.

 

In circostanze normali la pioggia è gradita dopo il clima secco e il caldo dell'estate. Nell’ultima settimana, le persone l’hanno raccolta in secchi e cisterne poiché l’acqua dolce a Gaza scarseggia. Ma quando la pioggia diventa più intensa, le inondazioni diventano un problema per chi vive in alloggi di fortuna.

 
Quaranta camion di aiuti umanitari sono pronti ad entrare a Gaza dal valico di Rafah, riporta Hareetz. E il presidente francese Emmanuel Macron ha detto ieri sera che intende utilizzare "un altro aereo dell'aeronautica militare per trasportare oltre 10 tonnellate di forniture mediche" a Gaza. La Francia invierà "due unità mediche mobili per curare ciascuna circa 500 persone gravemente ferite", ha scritto il presidente francese su X. Macron ha aggiunto che una "portaelicotteri anfibia" arriverà in Egitto "nei prossimi giorni" e disporrà di "40 posti letto" per curare "feriti gravi" e "facilitare se necessario il trasferimento dei civili feriti negli ospedali vicini".

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