Editoriali
Margarita, la bambina ucraina trovata a casa di un leader russo
Un’inchiesta della Bbc realizzata insieme all'investigatrice dei diritti umani Victoria Novikova fa luce sui bambini vittime della guerra in Ucraina nell'orfanotrofio di Kherson
Margarita aveva dieci mesi e una brutta bronchite quando una signora in lilla si è presentata nell’ospitale in cui era ricoverata, a Kherson, nel sud dell’Ucraina. Margarita viveva in una casa-famiglia per bambini malati od orfani o i cui genitori avevano perso la custodia. In quel momento – era l’agosto del 2022, la città era sotto occupazione russa da mesi – era l’ospite più piccina: sua madre aveva rinunciato alla sua custodia poco dopo la sua nascita, di suo padre non si era mai saputo granché. La signora si presentò in ospedale come “il capo di un ufficio che si occupa di bambini a Mosca”, andò da Margarita e poi uscì. Nei giorni seguenti il funzionario russo che era stato messo a dirigere la casa-famiglia cominciò a chiamare la dottoressa del reparto in cui era ricoverata Margarita dicendole: deve tornare qui da noi, subito. Dopo una settimana la bambina fu dimessa e appena tornata a casa fu detto alle educatrici: bisogna prepararla per un viaggio. La mattina dopo, alcuni uomini arrivarono a prenderla. Sette settimane dopo, Igor Kastyukevich, un parlamentare russo, si presentò calla casa famiglia e iniziò a prelevare altri bambini – li avrebbe portati via tutti 48.
La Bbc ha lavorato assieme all’investigatrice per i diritti umani Victoria Novikova per rintracciare questi bambini. Hanno identificato la signora in lilla: Inna Varlamova, è sposata con Sergei Mironov, leader di un partito della opposizione “autorizzata” dal Cremlino, cioè che sostiene Vladimir Putin: è sotto sanzioni europee e britanniche. A dicembre la coppia ha registrato una bambina di nome Marina di cui non c’è il certificato di nascita. Nei documenti compare la sua data di nascita: 30 ottobre 2021, la stessa di Margarita. Mironov è stato contatto e non ha risposto, sua moglie nemmeno. Su X ha scritto che si tratta di accuse “false” orchestrate dagli ucraini e dagli occidentali. Secondo questa indagine, 17 bambini della casa-famiglia sono nella Crimea occupata dai russi. Uno è tornato a casa. Secondo il governo ucraino, 19.546 bambini ucraini sono stati deportati in Russia. Ne sono tornati quattrocento.