editoriali

Riad e Biden prudenti sul Mar Rosso

Redazione

I funzionari dell’Arabia Saudita hanno chiesto all’Amministrazione statunitense di reagire con molta prudenza ai continui attacchi degli houthi nel Mar Rosso, da dove passa la maggior parte del petrolio esportato nel mondo

Reuters ha raccolto informazioni a Riad – parlando con fonti ben informate sui movimenti della diplomazia locale – e ha rivelato che i funzionari dell’Arabia Saudita hanno chiesto all’Amministrazione Biden di reagire con molta prudenza ai continui attacchi degli houthi nel Mar Rosso, da dove passa la maggior parte del petrolio esportato nel mondo. La milizia sciita Ansar Allah, dallo Yemen, da due mesi lancia missili e droni contro il sud di Israele e contro le navi mercantili  che passano vicino alle coste yemenite.

Non era scontato che l’invito alla prudenza arrivasse dai funzionari di Mohammed bin Salman, che nel 2021 si erano infuriati con Joe Biden  perché uno dei suoi primi provvedimenti appena insediato alla Casa Bianca fu depennare il movimento Ansar Allah degli houthi dalla lista dei gruppi sanzionati per attività terroristiche. (Che non significa cancellarlo dalla lista dei terroristi.) Oggi i sauditi temono l’allargamento del conflitto a tutta la regione e colpire il gruppo che negli scorsi anni ha lanciato almeno mille missili contro di loro non è più la priorità. La Casa Bianca vorrebbe anche tutelare il processo di pacificazione in Yemen tra la coalizione a guida saudita e gli houthi – di cui ha fatto da tutrice e sponsor – nonostante la guerra a Gaza. Per questo gli americani, almeno per il momento, sono d’accordo con l’esercizio della prudenza suggerito  dai sauditi e  finora non hanno usato la forza per “ripristinare la deterrenza”, come invece  chiedono di fare molti analisti militari e funzionari di tutte le passate amministrazioni: Trump, Obama e Bush.

 

Il Pentagono ha preparato dei piani per colpire gli  houthi ma, secondo Politico, finora ha sconsigliato di usarli. Però ieri gli Stati Uniti hanno sanzionano decine di esponenti houthi  e stanno approntando una task force marittima con i paesi del Golfo e gli alleati occidentali per proteggere di più e meglio le rotte commerciali vitali per tutti che scorrono lungo  il Mar Rosso.

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