Il sangue di Biden. Dai fondi a Kyiv all'impeachment, i repubblicani vogliono spolpare il presidente

I due impeachment non erano serviti a fermare Donald Trump quando era alla Casa Bianca. Ora che c’è Joe Biden i repubblicani provano anche loro a usare questo strumento costituzionale per colpire il presidente. Da istituto giuridico raramente usato, l’impeachment – prima ne erano stati vittima solo in due, Clinton e Andrew Jackson – sembra diventato un’arma automatica contro gli avversari. La Camera, a maggioranza repubblicana, ha votato per autorizzare le indagini e dare l’inizio all’inchiesta. L’obiettivo della fronda Maga è mostrare che Biden ha facilitato gli affari del figlio Hunter che lavorava per aziende ucraine e cinesi, e che avrebbe mentito sul suo ruolo e sui suoi guadagni. Fino a ora dalle decine di migliaia di documenti e dalle testimonianze non risulta nulla di illegale. Hunter, il grande feticcio della destra, ha parlato  due giorni fa davanti al Campidoglio per difendere sé stesso e il padre. La Camera, principale terreno della guerra civile in corso tra i repubblicani, più che un organo legislativo è diventata una macchina per sfibrare il presidente.

Sugli aiuti all’Ucraina, per cui Volodymyr Zelensky è andato a Washington, i deputati fanno muro, la chiamano “la guerra di Biden”, dimenticandosi che si sta parlando della difesa dell’occidente. Lo stesso Vladimir Putin alcuni giorni fa li ha ringraziati. I democratici hanno proposto un pacchetto da 110 miliardi con dentro aiuti per Ucraina, Israele e Taiwan, ma per farlo passare il Partito repubblicano vuole metterci cose che fanno arrabbiare i progressisti, come le deportazioni dei migranti. Il presidente Biden subito dopo il voto della Camera sull’impeachment ha praticamente detto: perché state a perdere tempo e accanirvi su di me invece di lavorare per far andare avanti il paese? Ogni strumento su cui i trumpiani riescono a mettere le mani diventa uno strumento per colpire Biden e indebolirlo in vista delle elezioni dell’anno prossimo. L’impeachment lo vivono come una vendetta. “L’hanno fatto a noi, ora lo facciamo a loro”, aveva twittato Trump.