Le parole
Putin: "Finlandia nella Nato? Ci saranno problemi"
"Non c'erano problemi. Ora ci saranno. Creeremo il distretto militare di Leningrado e concentreremo lì alcune unità militari" dice il presidente della Russia
"Non c'erano problemi. Ora ci saranno". Lo ha detto il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin in una recente intervista al canale televisivo Rossiya-1, commentando l'adesione della Finlandia alla Nato. "Hanno appena trascinato la Finlandia nella Nato. Abbiamo avuto qualche controversia con la Finlandia? Tutte le controversie, comprese quelle territoriali, sono state risolte tempo fa, a metà del ventesimo secolo" ha spiegato il presidente russo. "Non ci sono stati problemi. E ora ce ne saranno. Perché creeremo il distretto militare di Leningrado e concentreremo lì alcune unità militari" ha annunciato Putin in quella che sembra essere a tutti gli effetti una minaccia.
Secondo lui sono "sciocchezze" le affermazioni del presidente degli Stati Uniti Joe Biden secondo le quali la Russia potrebbe attaccare paesi della Nato se vincesse la guerra in Ucraina. Affermazioni fatte solo per "giustificare la sua politica, perché la Russia non ha nessun interesse a combattere la Nato, né geopolitico, né economico né militare. Noi non abbiamo rivendicazioni territoriali, né desiderio di rovinare le nostre relazioni con i paesi dell'alleanza atlantica", ha aggiunto Putin.
Il presidente russo ha recentemente annunciato la sua – scontata – candidatura per le prossime elezioni, che saranno tra tre mesi e dureranno tre giorni dal 15 al 17 marzo 2024. Putin ha promesso ai suoi sostenitori che farà della Russia "una potenza sovrana e autosufficiente", altrimenti, spiega, "non esisterà più" nella scena politica internazionale. La sua candidatura è sostenuta all'unanimità dal suo partito, Russia Unita: "Il nostro paese non può, come altri, rinunciare alla sua sovranità in cambio di qualche salsiccia per diventare satellite di qualcuno", ha detto Putin durante il congresso di partito, probabilmente riferendosi all'Ucraina.
"La nostra società, tutti i rami del potere e i livelli di governo hanno dato prova di maturità, fermezza e stabilità". Secondo lui, "i paesi occidentali credevano e credono di essere in grado di istigare conflitti interni nel nostro paese. I metodi di destabilizzazione sono ben noti e le élite occidentali li hanno provati molte volte in molte regioni del mondo durante i cosiddetti 'colpi di stato'. Tali ricette non hanno funzionato e, sono sicuro, non funzioneranno nei confronti della Russia". Per queste ragioni dunque è necessario difendere "la sovranità, la libertà, la sicurezza della Russia".
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