Il numero magico delle Nazioni Unite contro Hezbollah

In Ucraina, per far finire la guerra, basterebbe che Vladimir Putin smettesse di ordinare bombardamenti e ritirasse l’esercito dal territorio occupato dal 2014 a oggi. A Gaza, per interrompere le azioni di guerra israeliane devastanti dal cielo o dalla terra, sarebbe sufficiente che i capi di Hamas liberassero gli ostaggi e si consegnassero. Ora, che tutti gli occhi guardano con inquietudine al Libano, al confine sempre più rumoroso che divide Beirut da Israele, la fine di ogni ansia legata all’inizio di un nuovo conflitto sarebbe ancora più semplice: basterebbe che la risoluzione 1701 delle Nazioni Unite venisse rispettata. La risoluzione è stata sottoscritta nel 2006 e prevede che nel raggio di trenta chilometri dal confine con Israele, dal fiume Leonte in giù, non siano schierate milizie non regolari. Quindi, secondo la 1701, gli uomini di Hezbollah non dovrebbero essere dove si trovano.

Nonostante la risoluzione, nel 2008, il gruppo di miliziani sciiti ha creato una sua unità chiamata Radwan, con la missione di stare proprio al confine, pronta a infiltrarsi nel territorio israeliano. Il piano del 7 ottobre è nato in Libano, e Hezbollah sarebbe solo in attesa di realizzarlo con più efficacia rispetto a Hamas, i mezzi non mancano. Non è questo il momento propizio, ma la presenza dei suoi miliziani al confine è lì per ricordare che l’intenzione rimane. Le forze Radwan sono state create dopo il 2006, quando già l’Onu era presente in Libano con la missione Unifil per far rispettare la 1701 e affiancare l’esercito regolare libanese. Il mandato della missione però non è abbastanza e di fatto finora la presenza di Unifil non ha bloccato i piani di Hezbollah e dell’Iran. Il confine nord preoccupa anche perché una guerra tra i miliziani sciiti e Israele sarebbe molto devastante, sarebbe un’altra guerra nell’area con un rischio ancora maggiore di espansione  e  potrebbe chiamare in causa l’Iran. Per risolvere la situazione basterebbe ricordarsi della 1701, farla rispettare e creare una missione in grado di farlo.