Editoriali
Un bel risiko nella Difesa prende colpo a Piazza Affari
Il gigante Honeywell lancia un’offerta pubblica d'acquisto in Italia e costringe il governo a optare per una scelta
Il risiko della difesa prende corpo a Piazza Affari con un’operazione inattesa sulla quale il governo avrebbe la facoltà di esercitare il golden power. Il gigante americano Honeywell ha lanciato un’Opa sulla società marchigiana Civitanavi System, praticamente poco più di una startup ma considerata a livello internazionale un gioiello nel suo settore essendo specializzata nella progettazione e produzione di sistemi tecnologici per la Difesa e l’Aerospazio. Praticamente, i suoi ingegneri sono capaci di rendere stabili aerei militari e missili, possono tracciarne la posizione e l’orientamento e stanno sviluppando un progetto per i voli a guida autonoma. Il gruppo Usa pagherà 6,3 euro per azione spendendo in tutto circa 200 milioni di euro, poca roba rispetto alla sua potenza finanziaria, ma evidentemente si tratta di un’acquisizione strategica per indurre il presidente e amministratore delegato di Honeywell Aerospace Technology, Jim Currier, a dichiararsi più che soddisfatto poiché grazie alle tecnologie di Civitanova (“talentuoso team”, li ha definiti) potrà offrire servizi e tecnologie aerospaziali in più ai propri clienti dell’Unione europea.
Insomma, gli americani comprano un’impresa italiana – di cui, a dire il vero, si conosce pochissimo come spesso capita alle piccole e medie imprese di successo del paese – per ampliare la propria offerta di prodotti militari da vendere all’Europa. Civitanavi è stata fondata nel 2012 da Andrea Pizzarulli, un ingegnere di 48 anni che ai tempi della bolla internet si è trasferito nella Silicon Valley e al suo ritorno ha deciso di mettere a frutto l’esperienza. La quotazione in Borsa è avvenuta neanche due anni fa, sul listino principale. Ma può essere difficile perseguire piani di sviluppo ambiziosi senza le giuste risorse economiche. Così vendere agli americani può essere una soluzione per assicurarsi una crescita ai massimi livelli sempre che Palazzo Chigi non decida di intervenire considerando che quelli dell’Aerospazio e Difesa sono settori strategici, soprattutto di questi tempi.