editoriali
Zelensky invita di nuovo Trump in Ucraina
Visitare Kyiv e le città martoriate dai missili russi per non cedere all’illusione di un conflitto “congelato”
Volodymyr Zelensky ha rilasciato un’intervista a Paul Ronzheimer della Bild (il testo è stato poi pubblicato dai giornali del gruppo Alex Springer): in un video che il vicedirettore della testata tedesca ha pubblicato su X li si vede che camminano e parlano insieme, sono nei dintorni di Kharkiv, città martoriata dai missili russi. Il presidente ucraino ha respinto l’idea, propagandata da Donald Trump, di una pace ottenuta con le concessioni territoriali alla Russia: “primitiva”, l’ha definita. “Ho bisogno di argomentazioni forti, non di un’idea fantasiosa, ma di un’idea reale, perché in gioco qui ci sono le vite delle persone”.
Zelensky ha rinnovato l’invito all’ex presidente a visitare l’Ucraina – Trump aveva declinato lo scorso invito – e dice che non è una provocazione, ma una necessità: soltanto vedendo che cosa accade nel suo paese, si può comprendere quali sono le soluzioni concrete e tenersi al riparo dalla propaganda russa che, come hanno denunciato due deputati americani, è penetrata fino al Congresso, dove si deve approvare il pacchetto di aiuti militari a Kyiv (Zelensky dice che gli aiuti arriveranno, è ottimista, “devo esserlo”).
Il presidente ucraino combatte le fantasie su una possibile pace perché teme che quest’illusione sia contagiosa e finisca per annichilire il sostegno occidentale di cui ha bisogno: riguarda l’America, ma riguarda anche l’Europa, in particolare la Germania con il suo divieto a inviare il sistema missilistico Taurus. “Un conflitto congelato è come una pausa – dice Zelensky – Come in un film. Solo che questo non è un film, è la realtà. E’ solo una pausa, ma un pausa per Putin”. Zelensky chiede solo di andare a vedere, di non cedere alla fantasia e alla propaganda, rinnova l’invito a Trump e dice che questa volta sembra che la proposta sia stata presa in considerazione. Non c’è una data.