Il caso
Il Parlamento Ue approva il nuovo Patto di stabilità. Ma i partiti italiani si astengono
Sulle nuove regole di bilancio il Pd si astiene "per ragioni di politica interna", così come FdI, Lega e Forza Italia. Gentiloni scherza: "Abbiamo unito la politica italiana"
Il Parlamento europeo ha approvato la riforma del Patto di stabilità, ovvero le nuove regole di bilancio europee che entreranno in vigore quest'anno con la preparazione delle leggi finanziarie per il 2025. Le norme sul coordinamento delle politiche economiche e la sorveglianza sono state approvate con 367 voti a favore, 161 contrati, 69 astensioni. Quelle sull'attuazione della procedura per deficit eccessivo con 368 sì, 166 no, 64 astensioni; quelle sui requisiti per il quadro di bilancio degli stati Ue con 359 sì, 166 no, 61 astensioni. Adesso le regole dovranno essere formalmente approvate dal Consiglio dell'Unione europea, con cui erano state concordate.
Il voto ha segnalato una strana convergenza tra tutte le forze politiche italiane che siedono al Parlamento europeo, che si sono astenute. "Con il voto sul Patto abbiamo unito la politica italiana", ha quindi scherzato il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni, che era intervenuto prima del voto davanti alla sessione plenaria per ricordare come le nuove regole "non sono perfette ma sono più equilibrate" e rappresentano "un buon compromesso" rispetto alle richieste dei vari paesi. "Sono state corrette regole troppo rigide", ha aggiunto Gentiloni. Che a proposito del voto del suo partito, il Pd, che si è astenuto, ha detto: "Lo hanno fatto per ragioni di politica interna". Che, evidentemente, sono prevalse anche per tutti gli altri partiti.