Le canzoni di Toomaj Salehi, il rapper condannato a morte dagli ayatollah
Alcune canzoni del cantante nel braccio della morte di Teheran a cui Tananai sul palco del concerto del Primo maggio, a Roma, ha dedicato "Tango". "Faal", Destino, "Normal", Normale, e un remake di "Soorakh Moosh", la canzone che ha portato al suo arresto e diventata popolare in tutto il mondo
Toomaj Salehi ha trentatré anni, è un rapper iraniano e la scorsa settimana è stato condannato a morte dal regime degli ayatollah. Sul Foglio abbiamo tradotto due canzoni di Toomaj di protesta contro la Repubblica islamica dell’Iran, “Faal” e “Normal”.
"Il crimine di qualcuno è stato aver danzato con i capelli al vento. Il crimine di qualcun altro è stato di essere stato coraggioso e aver mosso delle critiche. Arriverà il giorno in cui vi attaccherete a vicenda". "Faal", Destino, è una canzone sul destino del regime di Teheran e della rivoluzione del popolo iraniano:
"Il vostro destino è pieno di sangue e di rabbia/Cadaveri di vecchi, di giovani e di bambini/Tutto il vostro passato è oscuro/Voi, governo che ha tolto la luce dagli occhi/Vedo un fiume in futuro, vedo prosperità e costruzione/Vedo gente felice. Guardate! Questa è la vostra fila, quella dei perdenti!/Vedo che il vostro denaro non può più niente/Le armi non vi servono più a niente/Sia quelli di voi che non contano un cazzo/Sia i vostri capi sono stati arrestati"
"Normal", Normale, è invece una canzone che racconta la "normalità" dell'essere iraniani oggi: "Sì, signore! La vita è normale, il salario annuo di un operaio vale una cena all’estero/Sì! Sì, signore! La vita è normale, alcuni sono costretti a dormire nelle tombe, altri possiedono dieci grattacieli/Mentre il resto del mondo sostiene i propri cittadini,
il nostro governo ha definito i manifestanti 'insurrezionisti”'Si è fermato all’incarcerazione? No, ha commesso anche atrocità/Nell’èra della scienza, le donne vengono picchiate per la loro bellezza, gettate sul retro di un furgone della polizia, portate in prigioni senza nome/Siamo morti che non possono morire"
Qui un remake della canzone di Toomaj Salehi "Soorakh Moosh”, la canzone che ha portato al suo arresto e diventata popolare in tutto il mondo nelle proteste contro la Repubblica islamica dell'Iran. Il remake è degli Uniters, un gruppo che si sta muovendo per la liberazione di Salehi.
Nel finale del video il rapper iraniano dice: "Potete vedere chiaramente la vittoria delle persone. Questi arresti sono inutili, queste uccisioni sono inutili. Andrà sempre peggio, e la situazione andrà a beneficio delle persone. La libertà è costosa, sì, la libertà uccide. Ma arriverà il giorno in cui raggiungeremo la giustizia e l'individualità. E poi la pace".
Qui il link alla pagina YouTube di Toomaj, per ascoltare tutte le sue canzoni