Joe Biden e Olaf Scholz - foto Ansa

La decisione

Stati uniti e Germania danno l'ok a Kyiv sull'uso di armi per colpire obiettivi in Russia

Redazione

Biden e Scholz accettano l'invito di Stoltenberg: l'Ucraina potrà colpire in territorio russo, ma "solo in specifiche zone". Il Cancelliere: "Obiettivo è liberare il territorio ucraino". Il ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Le nostre solo per difesa". Oggi vertice Nato a Praga

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha autorizzato l'Ucraina a utilizzare le armi donate dall'America per colpire obiettivi oltre il confine e quindi in territorio russo. Lo scrive la Cnn, citando fonti anonime del governo. Poche ore fa, poi, anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato la stessa presa di posizione: "L'obiettivo è liberare il territorio ucraino e abbiamo concordato con l'Ucraina che le armi che forniamo saranno utilizzate in conformità al diritto internazionale", ha detto il portavoce del premier tedesco in una nota.
 

La decisione dei due capi di stato arriva dopo le parole del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, che lo scorso week end, in un'intervista all'Economist, aveva invitato i paesi dell'Alleanza atlantica a valutare di togliere il divieto di utilizzo delle armi donate a Kyiv per colpire obiettivi in Russia. La proposta non era stata accolta positivamente a livello internazionale e anche il governo italiano aveva espresso la sua contrarietà. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato la scelta americana: "Ogni paese decide in base alle proprie leggi. Le armi italiane possono essere usate solo all'interno del territorio ucraino per respingere l'avanzata russa e garantire la libertà paese"

  

  

Secondo quanto si apprende va precisato che il via libera di Wahington si limita alla regione di Belgorod, da dove ha origine l'offensiva recentemente lanciata dalle forze russe in direzione di Kharkiv. I funzionari di stato, scrive la Cnn, hanno infatti dichiarato che "il presidente ha dato recentemente istruzione alla sua squadra di garantire che l'Ucraina possa utilizzare armi fornite dagli Stati Uniti per il fuoco di controbatteria a Kharkiv, così da poter rispondere alle forze russe che attaccano o si preparano a colpire". Secondo le fonti, dunque, Biden avrebbe dato il suo benestare solo per un'area circoscritta, teatro del nuovo fronte offensivo aperto da Mosca, e l'Ucraina "non ha chiesto alcun permesso" oltre tale ambito specifico.
 

Sui limiti di utilizzo delle armi fornire dalla Germania, invece, non ci sono notizie, ma la decisione sembrerebbe essere stata presa dopo i recenti attacchi russi nei territori di Kharkiv, che è regione di frontiera. Scholz ha specificato che le armi saranno utilizzate al netto degli "obblighi giuridici previsti dal diritto internazionale".

Le reazioni in Italia

"Noi forniamo aiuti, anche militari, a una nazione aggredita, per difendersi e riconquistare la sua sovranità violata. La Costituzione, le leggi e la nostra postura internazionale non consentono, a mio avviso, di fare altro", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto in un'intervista al Domani, tornando sulla proposta di Stoltenberg. "Lo diremo ai nostri alleati in modo franco, leale, sereno, senza alzare i toni – aggiunge il ministro –. Io penso che il dettato della nostra Costituzione ci dica, all’articolo 11, due cose precise: che l’Italia ripudia la guerra e, anche, che partecipiamo alle alleanze storiche in cui crediamo. Sono due parti dello stesso articolo. Per me significa che dobbiamo aiutare in ogni modo possibile l’alleato aggredito, ma che, non essendo in guerra, non possiamo consentirgli di utilizzare gli aiuti per colpire il nemico sul suo terreno".
 

"Noi siamo per difendere l'Ucraina e fornire anche strumenti di difesa aerea", ha aggiunto il ministro Tajani, aggiungendo che però "non possiamo", in base alla Costituzione italiana, consentire il loro uso "al di là del territorio ucraino". Intervistato a Mattino 5, il vicepremier ha poi specificato: "L'Italia si è mobilitata da un punto di vista economico e militare a sostegno l'indipendenza Ucraina e invieremo altri strumenti militari a Kyiv, per esempio per la difesa aerea. L'Italia ripudia la guerra, non possiamo fornire armi per attaccare la Russia in territorio russo. Un conto è usare queste armi in territorio occupato, un conto è difendere l'Ucraina, un altro è dire che siamo in guerra con la Russia".
   

Tajani sarà oggi a Praga per partecipare alla ministeriale Nato, il vertice dei ministri degli Esteri dei paesi dell'Alleanza. Ci sarà anche il segretario generale Stoltenberg. Ieri, al suo arrivo, il capo dell'Alleanza ha dichiarato: "Dobbiamo assicurarci che Mosca capisca che siamo preparati per il nostro sostegno a lungo termine all'Ucraina. Gli alleati hanno fornito un sostegno senza precedenti all'Ucraina".